Reggio Emilia: furti e tentate truffe nei parcheggi delle scuole della Canalina. VIDEO

REGGIO EMILIA – Furti e tentativi di truffa, sfruttando – come spesso e scientemente fanno i malviventi – i momenti più caotici e ad alta “densità di popolazione”.

La cornice è quella di via della Canalina, nel tratto compreso tra la scuola primaria “Italo Calvino” e la sede della Reggio Calcio. Nel mezzo, la scuola d’infanzia “Balducci” e l’istituto superiore “Galvani-Iodi”. Un crogiuolo di persone, dunque, che si condensano in poche decine di metri alla mattina e quando i più piccoli (ma non solo) vengono prelevati da genitori o parenti.

E’ qui che, come dicevamo, entrano in azione i ladri. Nei giorni scorsi una mamma, dopo essere andata a prendere il figlio alla “Balducci”, ha fatto ritorno alla macchina trovando una brutta sorpresa ad attenderla: vetro rotto e borsa, lasciata sul sedile passeggero, sparita. Il giorno dopo il nonno di un bambino, dopo aver portato a scuola il nipote, è salito in auto ma si è fermato poco dopo: aveva una gomma squarciata quasi certamente da una lama. E’ la classica “truffa dello pneumatico”, che sovente viene messa in atto nei parcheggi dei supermercati: si sceglie la vittima, gli si buca una gomma, la si attende uscire con la spesa, si aspetta che il malcapitato scenda per verificare il danno e, magari, provi a sostituire lo pneumatico. In quei momenti, il malvivente entra in azione, apre la portiera lato passeggero e ruba tutto ciò che può dall’abitacolo. Nel caso dell’altro giorno, fortunatamente, nulla è stato portato via.

I genitori della scuola d’infanzia, che come spesso accade hanno chat comuni, da tempo chiedono la sorveglianza nei parcheggi perlomeno negli orari di punta, proprio per scoraggiare questo genere di comportamenti da parte di malintenzionati. Pochi giorni fa, la polizia ha anche bloccato un esibizionista che si era calato i pantaloni davanti alla “Calvino”. Un paio d’anni orsono, invece, una mamma era addirittura stata rapinata da uno sconosciuto che le aveva rubato la borsa sotto la minaccia di un coltello.

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