REGGIO EMILIA – Secondo polmone verde del centro dopo il parco del Popolo, il parco Cervi (ex Campo Tocci) è molto frequentato ma, al tempo stesso, anche oggetto di degrado e spaccio.
Oltre a questo, i frequentatori lamentano il fatto che l’area non sia provvista di nessuno spazio recintato per lasciar liberi i cani senza guinzaglio. La comunità degli amici dei cani del parco si chiama “quelli della coda” e riunisce oltre cinquanta reggiani che vivono e lavorano in centro storico. “Ogni giorno rendiamo vivo e puliamo il parco e soprattutto combattiamo contro spacciatori e contro chi usa le aree verdi come una latrina – dicono Luca, Isotta, Federica, Cristina, Francesca, Marco, Chiara e gli altri – Abbiamo una sola richiesta: necessitiamo di un’area sgambamento cani. Ci impegneremo a gestirla e a tenerla pulita e siamo anche disponibili a cofinanziarla”.
Nel gruppo di animalisti del parco c’è anche il consigliere comunale Dario De Lucia: “Qui si creano conflitti tra proprietari di cani e famiglie con bambini, compagnie di adolescenti e sportivi che si potrebbero evitare facilmente recintando una parte di parco, quella tra la statua dedicate alle maestre d’Italia e l’anfiteatro. Su 200 parchi e aree verdi in città, ci sono poco più di 20 aree sgambamento e, in tutto il centro storico, solo quella di via Emilia Santo Stefano. Considerando che un’area cani costa al Comune 20mila euro e viene realizzata in tempi tutto sommato veloci, mi trovo d’accordo con la proposta popolare e vidimerò i moduli della raccolta dei cittadini”.














