REGGIO EMILIA – Torniamo a occuparci del Bilancio di Previsione 2023-2025 del Comune di Reggio per un approfondimento legato al tema della pressione fiscale, anche a confronto con le due città vicine, Modena e Parma.
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“Non aumenteremo le tasse e non toccheremo le tariffe dei servizi”. Lo ha sottolineato l’assessore Daniele Marchi nel presentare il Bilancio di previsione 2023-2025 del Comune di Reggio. Una strategia virtuosa che l’amministratore ha spiegato con il fatto che i conti dell’ente sono in ordine e con il fatto che sarà attuata una razionalizzazione delle spese per far fronte agli aumenti delle utenze e che sarà intensificata la lotta all’evasione di Imu e Tari. Una strategia virtuosa anche in considerazione del fatto che a livello nazionale, invece, molti Comuni si troveranno costretti da un lato ad aumentare la pressione fiscale e dall’altro a ridimensionare i servizi come conseguenze della crisi energetica.
A Reggio Emilia la tassazione pro capite è stata nel 2021 pari a 788 euro. Nello stesso anno a Parma è stata pari a 813 euro, mentre nell’altra provincia confinante Modena, si è attestata a 810 euro. A Ravenna, tanto per citare un altro esempio in regione, la quota è stata nel 2021 pari a 862 Euro.
Tra il 2020 e il 2021 la popolazione residente nel comune di Reggio è leggermente calata: siamo passati da 170.601 abitanti a 169.029. Una lieve diminuzione che ha riguardato anche Modena, mentre a Parma è leggermente cresciuta anche se c’era stato un calo consistente pari a quasi 5mila residenti tra il 2019 e il 2020.
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