REGGIO EMILIA – Il rieletto sindaco Luca Vecchi ha battuto i concorrenti nelle elezioni comunali del 2019 non solo in percentuale di voti, ma anche in raccolta di finanziamenti.
Come prevede la legge 96 del 2012, il resoconto delle spese e delle entrate deve essere inviato dai mandatari elettorali di ogni candidato sindaco a un apposito collegio istituito presso la Corte d’Appello regionale, con l’elenco anche nominativo di chi ha erogato contributi superiori a 500 euro. Da quella documentazione si apprende che il sindaco ha raccolto a sostegno della sua campagna elettorale ben 73.600 euro da donazioni superiori ai 500 euro, su un totale di entrate di 91mila euro.
Ci sono la parlamentare Vanna Iori con 800 euro o l’ex parlamentare Pier Luigi Castagnetti con 1.000 euro, il Partito democratico con 22mila euro, ma anche una serie di aziende private o cooperative. Diecimila euro sono arrivati da Transcoop, 5mila ciascuno da Progeo, Car Server, Scat e Assicoop Emilia Nord; 3mila da Fis Ingranaggi; 2.500 dal Consorzio Servizi Automobilistici; 2.000 da Emiliana Conglomerati, Yama spa, Alubel spa, Consorzio Clean Service; somme minori da altri singoli o società.
Più magro il salvadanaio elettorale dell’antagonista di Vecchi, Roberto Salati, che ha rappresentato il centrodestra. Nessun versamento di ditte o privati a sostegno della sua corsa elettorale. Nel dossier consegnato alla Corte d’Appello dice di aver finanziato di tasca propria tutte le spese pari a 9.381 euro, con la sola aggiunta di una pagina gratuita sul settimanale Reporter, del costo di 400 euro, offerta da Pubblimedia di viale Olimpia 4.
Rossella Ognibene, candidata del Movimento 5 Stelle, ha avuto mille euro dalla parlamentare Maria Edera Spadoni e 560 euro dall’associazione Amici di Beppe Grillo. Fra le sottoscrizioni dei singoli incuriosisce quella di 500 euro di Carlo Baldi e della moglie. Il noto commercialista, già assessore socialista al Comune, poi consigliere nel 2004 con una propria lista civica ReggioLab e sostenitore nel 2009 di Antonella Spaggiari candidata contro Graziano Delrio, questa volta ha indirizzato le sue simpatie alla candidata 5 Stelle. Una candidatura peraltro finita male, con le dimissioni da Sala del Tricolore della Ognibene.
Cinzia Rubertelli ha avuto metà dei finanziamenti dalla sua associazione Alleanza Civica e ci ha messo di suo poco più di 2mila euro. Il più parsimonioso, infine, Daniele Codeluppi, cui l’associazione Rec ha destinato in tutto 1.900 euro.
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