REGGIO EMILIA – Tornano a crescere le imprese nel reggiano, a giugno sono oltre 700 le nuove iscrizioni in Camera di Commercio. Nonostante il difficile periodo per l’economia, c’è ancora chi scommette sul futuro. Lapam Confartigianato ne ha parlato durante il suo recente Congresso che ha posto l’accento anche sul problema degli eccessivi costi.
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L’aumento consistente del prezzo delle materie prime e il problema degli approvvigionamenti sono due delle pesanti eredità di questo periodo di emergenza sanitaria sulle imprese. Il tema è stato al centro del 21esimo Congresso Generale di Lapam Confartigianato di Modena e Reggio. Dieci sedi nella nostra provincia, circa 2mila associati e sono aziende artigiane, nella meccanica e nel settore delle costruzioni. L’associazione, impegnata in un lungo calendario di incontri per arrivare a ottobre all’elezione del proprio presidente, rimarca le difficoltà che sta vivendo la piccola impresa ma anche i significativi segnali di ripresa. Da qui parte la richiesta al Governo di prolungare il bonus 110 nell’edilizia e di togliere i dazi sulle materie prime importate i cui costi rischiano di condizionare i risultati dei prossimi mesi.
Nel reggiano sono complessivamente 724 le nuove imprese iscritte da aprile a giugno 2021, 446 le cessate e il saldo è positivo per 278 unità con un tasso di crescita dello 0,52 ma inferiore allo 0.62 della regione e allo 0,74 nazionale. Costruzioni, servizi alle imprese e commercio al dettaglio i settori dove si aprono nuove attività. Una vitalità che Lapam intende sostenere con la campagna ‘Dall’idea e all’impresa’ per intercettare nuovi mestieri, idee e imprenditori coraggiosi.
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