REGGIO EMILIA – Ieri si è concluso l’anno scolastico, anche se per gli alunni di terza media e di quinta superiore restano da affrontare gli esami. Con il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Paolo Bernardi, abbiamo tracciato un bilancio. Tra gli aspetti preoccupanti c’è quello legato al bullismo.
“Abbiamo portato a compimento un anno positivamente, anche se non possiamo parlare di un ritorno completo alla normalità pre-pandemia perché non possiamo fare finta che non sia successo niente. I ragazzi stanno manifestando forme di disagio”. Il professor Bernardi ricopre l’incarico dal 2020 e il suo mandato scadrà il prossimo ottobre. Recentemente, il ministro dell’Istruzione Valditara, commentando la conclusione dell’anno scolastico, ha espresso preoccupazione per i crescenti episodi di violenza nelle scuole, sia contro gli insegnanti che tra gli alunni. Una preoccupazione condivisa dal dirigente provinciale reggiano: “Registriamo fenomeni di bullismo anche nelle scuole primarie”.
Per analizzare il fenomeno del disagio giovanile a inizio 2022 la prefettura aveva istituito un tavolo di lavoro coinvolgendo istituzioni, scuola e università. Un percorso in cui il provveditore crede molto e che auspica possa proseguire: “Il tavolo istituito dalla ex prefetto Rolli e che ci auguriamo che venga confermato ha lavorato molto bene nel diffondere nelle scuole i valori della legalità”.
Sul fronte organizzativo, c’è da segnalare un aspetto positivo per quanto riguarda gli imminenti esami di maturità e le commissioni d’esame.
Al momento, le 102 commissioni risultano completate: negli anni scorsi, di questi giorni ne erano incomplete oltre una trentina, con conseguenti situazioni di difficoltà organizzative.