REGGIO EMILIA – Viene prodotta in Olanda, Canada o in quantità minore dall’Istituto Militare Italiano. Arriva sotto forma di inflorescenza e viene lavorata, dal 2017, nella farmacia centrale di Reggio. La cannabis a uso terapeutico oggi costituisce il 30% delle preparazioni galeniche prodotte nel laboratorio di Fcr. Due farmaciste sono state formate ad hoc. “Viene messa in un forno a cuocere, poi mischiata con l’olio e pressata per estrarre il principio attivo”, spiega Laura Malfeo, farmacista specializzata.
La cannabis ha molti principi attivi e può essere prescritta da un medico per alcune patologie, in casi in cui le altre cure non hanno effetto, ad esempio per le fibromialgie. “Sono principi attivi che hanno effetti analgesici o muscolo-rilassanti“.
La preparazione viene assunta in gocce per bocca. Un flacone costa un centinaio di euro e dura circa un mese. Fcr ha investito su un macchinario che consente la titolazione e accorcia i tempi di attesa per i pazienti. “E’ un procedimento per certificare la quantità di principio attivo, che prima facevamo fare esternamente e oggi lo facciamo noi. L’importazione della cannabis dall’Olanda e la produzione italiana hanno delle fasi di assestamento. Ci sono periodi in cui siamo sprovvisti“, chiosa Malfeo.
“Il problema oggi è che la domanda supera l’offerta, bisognerebbe incentivare la produzione interna – aggiunge il presidente di Fcr Andrea Capelli – Abbiamo un tema nazionale di legislazione per la produzione”.
Se ne discuterà in una commissione consiliare del Comune di Reggio convocata online. “E’ stata convocata da Pedrazzoli, con i medici dell’Ausl per capire quali sono le situazione e come collaborare”.
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