REGGIO EMILIA – Avevano pensato fosse sicuro utilizzare la cantina della stanza d’albergo dove alloggiavano come laboratorio dello spaccio. Lo avevano fatto senza considerare, tuttavia, che il forte odore di marijuana avrebbe invaso gli ambienti e, di conseguenza, sarebbe stato percepito dagli altri fruitori che hanno subito chiamato i carabinieri.
Così, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, i militari hanno arrestato Stefano Tarì, 23enne di Poviglio, e Andrea Giagnorio, 25enne di Castelnovo Sotto. I due, che domattina compariranno in tribunale, si sono anche visti sequestrare circa 600 grammi di marijuana suddivisa in otto panetti, due bilancini di precisione, una macchina elettrica per sottovuoto, due trincia erba oltre a 225 euro ritenuti provento di spaccio e ad alcuni cellulari considerati il tramite per i contati con i clienti. L’origine dei fatti ieri, poco prima delle 16.30.