REGGIO EMILIA – L’estate reggiana dopo l’emergenza Covid19 sarà ricca anche di teatro. “Il fallimento è un’opzione”, questo il tema scelto dal centro Mamimò per “un’estate di spericolati tentativi teatrali”. Spettacoli all’aperto, MaMiMò On Air, Metamorfosi Live, la rassegna “Trovarsi” nel Cortile dell’Orologio, una piattaforma web (www.2020.mamimo.it) per coinvolgere gli spettatori nella creazione dei progetti. Per un’estate di sperimentazione teatrale tra reale e digitale.
“Già il titolo della rassegna ci racconta di uno sforzo faticoso di elaborazione emotiva, tecnica e pratica per provare a resistere e offrire alla città un prodotto culturale ripensato e rivisitato in tempi di pandemia – spiega l’assessora alla cultura Annalisa Rabitti – Sia nei contenuti che nel pensiero Mamimò si è interrogato su cosa avesse senso fare in questo momento e su come immaginare progetti che si calassero nel nostro tempo e dessero un significato a tutto quello che stava succedendo. Chi fa spettacolo dal vivo si è trovato tra i più dimenticati dalle istituzioni, rimanendo tra gli ultimi ad essere considerati come necessità primaria e in questo momento si trova a fare acrobazie di pensiero per capire come e cosa realizzare. Quella reggiana sarà un’estate all’aperto, con alcuni luoghi della città pronti ad accendersi e questa rassegna si inserisce perfettamente in questo contesto, con una proposta mista di eventi in presenza e eventi online, per far sì che la cultura metta in campo quelle parole, quelle visioni e quelle domande che solo la cultura può porre. L’investimento culturale in città è aumentato”.
“La pandemia – aggiunge Marco Maccieri della direzione artistica di Mamimò – è stato un momento molto difficile per tutti, ma ha rivelato una grande fragilità del settore della cultura e degli artisti in particolare. È anche stato un momento in cui noi abbiamo potuto metterci insieme e progettare per il futuro. Cioè lasciare liberi i cavalli della fantasia e fare progetti che in un momento diverso non avremmo fatto.
Da qui nasce il desidero di condividerli apertamente. È per noi il momento di fare progetti in cui si può anche fallire, di ricercare veramente senza la rete di protezione, di aprire al nostro percorso creativo, non solo al risultato creativo, a chi vuole saltare su, e di renderlo partecipato”.
Si partirà con sei progetti ai quali se ne aggiungeranno altri durante le prossime settimane: Metamorfosi – rassegna dei saggi della scuola di Teatro MaMiMò che si svolgerà online -; la creazione di Radiodrammi e processi creativi partecipati per la messa in scena di spettacoli dal vivo e in streaming; proposte di alta formazione e un progetto di coesione sociale che diventerà un documentario; #Trovarsi – la rassegna estiva che si svolgerà nel Cortile dell’Orologio dove le normative sul distanziamento tra gli spettatori e tra gli artisti verranno interpretate come limite creativo per sperimentare nuove forme di rappresentazione e di relazione con il pubblico.
Dal 3 luglio all’8 agosto il progetto #Trovarsi animerà il cortile del Casino dell’Orologio con un cartellone di spettacoli, in collaborazione con il Centro Sociale Orologio e con il contributo del Comune all’interno di Restate 2020, che vedranno la Compagnia Mamimò utilizzare le normative sul distanziamento tra gli spettatori e tra gli artisti come limite creativo per sperimentare nuove forme di rappresentazione e di relazione con il pubblico. In cartellone, dal 10 al 12 luglio, Lady Grey (con le luci sempre più fioche) di Will Eno, con Alice Giroldini e la regia Marco Maccieri; Diatriba d’amore contro un uomo seduto, reading dal testo di Gabriel Garcia Marquez, dal 17 al 19 luglio vedrà in scena Cecilia Di Donato; venerdì 31 luglio, sabato 1 e domenica 2 agosto Il nome della rosa, reading dal best seller di Umberto Eco, tradotto in oltre 40 lingue con oltre 50 milioni di copie vendute in trent’anni, a cura e con Luca Cattani, Alessandro Vezzani e Marco Merzi; dal 7 al 9 agosto, ultimo appuntamento con Il confine di Fabio Banfo, con Fabio Banfo e Giacomo Santini, regia collettiva della Compagnia MaMiMò.
All’interno della rassegna, due eventi pop che prevedono il coinvolgimento degli allievi della Scuola di Teatro: venerdì 3 luglio CineMetamorfosi sarà un evento di Radio live che traduce in presenza il format web-radio MaMiMò On Air andato in onda dal 14 marzo ad oggi. Una radio-spettacolo contenitore di materiali video prodotti come saggi finali dagli allievi della Scuola MaMiMò e una serata d’interviste a registi, drammaturghi, artisti del panorama locale e nazionale. Domenica 26 e lunedì 27 luglio spazio ai monologhi realizzati dagli allievi durante lo stage estivo di alta formazione condotto da Fabio Banfo, Cecilia Di Donato e Luca Cattani.
Oltre agli spettacoli di prosa ci saranno appuntamenti di teatro e concerti organizzati dal Centro Sociale Orologio nei mercoledì del mese di luglio che vedranno in scena l’8 luglio la compagnia della Casca con Libero, il 15 luglio Eco Turisti per caso con Mauro Incerti, Andrea Zanni e Antonio Guidetti più tanti altri eventi in via di definizione che animeranno il cortile fino ad ottobre.
Tutti gli eventi saranno ad ingresso gratuito (prenotazione biglietti obbligatoria su: 0522.383178, biglietteria@teatropiccolorologio.com, www.2020.mamimo.it), contingentato secondo le vigente norme sanitarie e in caso di pioggia andranno in scena al Teatro Piccolo Orologio e in diretta streaming sui canali social del Centro Teatrale MaMiMò.
E poi ancora le progettualità artistiche come la creazione di Radiodrammi, in collaborazione con Spazio Gerra. Partendo dalla grande storia di questo genere di creazioni e arrivando fino ai più recenti podcast, MaMiMò e Spazio Gerra vogliono unire le loro competenze artistiche e tecnologiche per la creazione seriale di radiodrammi rivolti ad un pubblico locale e nazionale, per riuscire a portare l’azione ad un pubblico che si lascerà trasportare dall’immaginazione, guidato dalle voci di chi racconta la storia. Tra i radiodrammi in essere abbiamo: Officine Reggiane / Il sogno di volare di Marco Di Stefano e adattamento radio di Angela Ruozzi, L’inquilino di Fabio Banfo e Amleto di William Shakespeare.
Il Confine, drammaturgia di Fabio Banfo, uno spettacolo che nasce dall’esperienza di confinamento vissuta durante il lockdown e che racconta in modo ironico e poetico i vari “confini” che contraddistinguono la vita del nostro tempo: il confine della pelle, quelli della mente, il confine tra i generi, quelli geografici e quelli tra le persone. Un’idea che nasce dalla volontà di restituire le persone al teatro e le storie alle persone, anche attraverso la creazione di contenuti multimediali che il pubblico potrà visionare da casa, prima e dopo lo spettacolo, in cui sarà documentato attraverso interviste e video delle prove, tutto il lavoro preparatorio dello spettacolo, aprendo agli spettatori le porte del processo creativo.
Il progetto Fragilità che porrà l’accento sull’ascolto delle storie delle persone in modo da poter alleviare quelle tante solitudini, oltre a quelle già esistenti, che questa pandemia ha generato e in modo da poter tenere traccia, attraverso un documentario, di questo evento storico proprio dalle voci dirette dei testimoni che loro malgrado ne hanno preso parte.
Una serie di Webinar per dare la possibilità a chi è lontano, o chi vuole semplicemente ampliare le proprie conoscenze, di frequentare la Scuola di Teatro MaMiMò con nuovi corsi in modalità streaming tenuti da insegnanti rinomati sul piano nazionale.
Dall’altra parte invece le Tentazioni, progetti di spettacolo ancora allo stato iniziale, su cui Mamimò ha deciso di scommettere per vedere se, con l’aiuto e la partecipazione diffusa possano funzionare e in che modo.
77 minuti, progetto di Marco Maccieri, uno spettacolo-videogame in cui lo spettatore possa fare scelte lungo la trama per arrivare ad un suo personale finale. Un’esperienza video immersiva che renda la fruizione online un punto di forza, e non un rifugio in tempo di pandemia. Non è la prima volta che MaMiMò si cimenta con la creazione di spettacoli a scelta multipla e con le possibilità date dal digitale crede che online sia possibile dare allo spettatore la sensazione impagabile di guidare personalmente gli attori e l’andamento della trama, costruendo scena dopo scena il suo personale finale, senza i limiti fisici di spazio e tempo.
Il Teatro nei cortili, progetto per portare cultura, arte, storia e bellezza alle persone che in questo momento ne sono escluse. Creazione di un dispositivo teatrale e culturale “liquido”, in grado di adattarsi a spazi ed un pubblico nuovi, in grado di penetrare nei quartieri, nelle case, fino ai singoli individui, alle singole famiglie rispondendo all’esigenza di non essere abbandonati e dimenticati e che possa essere fruito da anche da coloro, e non saranno pochi, temiamo, che a causa della crisi economica, saranno impossibilitati a fruire della cultura nelle sue svariate forme.
Sentieri Poetici, un progetto che nasce dal desiderio di fondere insieme il teatro e le passeggiate nella natura usando come palcoscenico naturale il nostro Appennino, per staccarsi dalla caotica vita di città e immergersi in sentieri che con l’aiuto della narrazione possono trasformarsi in qualcosa di nuovo.
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