REGGIO EMILIA – Terminate le feste natalizie, potrebbe esserci un’accelerazione sul cambio episcopale alla guida della diocesi di Reggio e Guastalla. Al di là del nome, emergono però due possibili identikit: quello di un prelato che ha fatto esperienza in altre diocesi come vicario e quello di un vescovo già esperto.
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La Diocesi reggiana è tra le più ricche in Italia per ciò che concerne la varietà di realtà ecclesiali. La congregazione delle case della carità, la familiaris consortio, l’azione cattolica, la recente formazione di un gruppo di comunione e liberazione e l’indubbio valore del clero diocesano, sono solamente alcune delle facce di una Chiesa che attende il nuovo Vescovo. La complessità dei temi che il nuovo pastore sarà chiamato ad affrontare spingono alcuni a preferire una figura già esperta in grado di fare sintesi tra visioni molto diverse : c’è chi fa il nome dell’attuale Vescovo di Mantova, monsignor Gianmarco Busca, da 6 anni alla guida della diocesi virgiliana e attualmente presidente della commissione per la liturgia della Cei. Il prelato, bresciano d’origine, è ben conosciuto da due vescovi reggiani, monsignor Luciano Monari fino al 2017 a capo proprio della chiesa della città della leonessa e monsignor Daniele Gianotti, attuale vescovo a Crema. Un altro prelato che ha maturato competenze di governo è l’attuale vicario generale della Diocesi di Bologna, monsignor Giovanni Silvagni. Giurista, 63enne, ha in questi anni maturato grande esperienza sotto la guida del cardinale Zuppi. Comunque entro poche settimane, si presume prima dell’inizio della Quaresima fissata per il 2 marzo, da Roma arriverà la nomina. L’ingresso del nuovo Vescovo a Reggio dovrebbe dunque avvenire in primavera.
Reggio Emilia nuovo vescovo