REGGIO EMILIA – Reggio Emilia avrà un Canone unico patrimoniale. Non una nuvoa tassa, ma “misura di semplificazione amministrativa, a vantaggio sia del Comune, titolare del Canone, sia dei contribuenti, che riunisce in un’unica soluzione – un’unica entrata – la gestione di vari canoni e tributi già in essere, senza aumentare il quadro contributivo complessivo”, come spiegato dall’assessora al commercio e alle attività produttive Mariafrancesca Sidoli. Il provvedimento è stato approvato da Sala del Tricolore con 20 voti favorevoli (Pd, Più Europa, Immagina Reggio, Reggio è, De Lucia del Gruppo misto) e 10 astenuti (M5S, Forza Italia, Lega Salvini premier, Alleanza civica). Nel dettaglio sono stati approvati due nuovi Regolamenti, che non trattano le entità delle tariffe, che saranno fissate successivamente dalla giunta comunale “in modo da assicurare un gettito non superiore a quello dei prelievi sostituiti”. Vengono invece introdotte nuove agevolazioni ed esenzioni per le imprese.
Altro elemento di novità riguarda il Canone mercatale, che assorbirà il prelievo sui rifiuti prima applicato sui banchi di mercato, semplificando pertanto, anche in questo caso, le modalità di pagamento che prima erano sottoposte a doppia imposizione, sia a Cosap che Tari.
Il nuovo Canone unico patrimoniale di concessione di occupazione del suolo pubblico ed esposizione pubblicitaria riunisce in una sola forma di prelievo le diverse entrate sino ad ora relative al Cosap (fra le quali, occupazioni in genere, mercati, impianti pubblicitari, passi carrai), l’imposta comunale sulla pubblicità e il diritto alle pubbliche affissioni.
Il nuovo Canone patrimoniale per i mercati si applica sia ai mercati settimanali e giornalieri, sia al mercato del contadino, alla Giareda e ai posteggi isolati (unità di vendita ambulante isolata).
Per quanto riguarda l’esposizione pubblicitaria, si è provveduto alla revisione della classificazione di alcune zone in “categoria maggiore”, che permetterà una riduzione del Canone per la maggior parte della pubblicità ordinaria di minore dimensione.
Inoltre, sono introdotte nuove esenzioni per favorire le attività commerciali, quali la pubblicità esposta nelle vetrine per i saldi di fine stagione e per l’affissione temporanea a titolo gratuito di locandine in vetrine o porte dei negozi.
Nei Regolamenti approvati, sono state confermate le esenzioni e le agevolazioni presenti anche negli anni precedenti, tra le quali, per quanto riguarda le occupazioni su suolo pubblico, gli ambiti:
• edilizia
• mostre di piante e fiori in centro storico
• chioschi per commercio fiori e piante su aree pubbliche cimiteriali
• spettacoli viaggiante
• chioschi edicole.
A queste è stata aggiunta l’esenzione per il 2021 delle occupazioni relative ai dehor e alle panchine non a servizio di pubblici esercizi o di attività artigianali; la riduzione del 30% rispetto al Canone base stabilito dalla legge, per quanto riguarda il Canone mercatale, le esenzioni in ambito pubblicitario per quanto riguarda le esposizioni nelle vetrine durante i periodi delle vendite di fine stagione, che non superano complessivamente la superficie di 3 metri quadrati e le locandine affidate da terzi agli esercenti per l’affissione temporanea a titolo gratuito alle vetrine o porte dei negozi.