REGGIO EMILIA – Sono stati dimessi dall’ospedale i due ragazzi rimasti feriti ieri sera nell’accoltellamento in via Bonvicini, vicino al Campo di Marte, in città. Hanno 18 e 23 anni, sono nati in Italia – a Parma e Palermo – e residenti a Reggio, ma di orgini ghanesi. Hanno riportato diverse ferite da arma da taglio: se in un primo momento le loro condizioni sembravano gravi poi sono migliorate rapidamente.
Secondo la prima ricostruzione della Questura reggiana all’origine dell’accoltellamento ci sarebbe una violenta lite tra due gruppi di giovani, nata forse in un’altra parte del quartiere Ospizio, tracce di sangue sono state trovate anche in via Papa Giovanni XXIII. In via Bonvicini però, poco prima delle 18, il ferimento. I ragazzi a terra sono stati soccorsi dagli amici e dai passanti, che hanno chiamato il 118.
Mentre i soccorritori prestavano le prime cure ai due giovani, gli agenti della squadra Volanti, arrivati sul posto, hanno raccolto la testimonianza dei presenti e ha iniziato le ricerce degli aggressori, che erano fuggiti. I frequentatori del parco hanno riferito di schiamazzi e grida. Intorno alle 19 è arrivata anche la polizia scientifica che ha raccolto gli elementi utili alle indagini.
La squadra mobile ora sta indagando sulle cause della rissa e per trovare gli aggressori, che potrebbero essere accusati di lesioni e tentato omicidio. Non si parte da zero perchè dal 28 dicembre 2019, quando scoppiò la rissa all’isolato San Rocco, la questura ha acquisito una serie di nominativi di giovani coinvolti in fatti di cronaca. Per quella rissa erano stati denunciati nove giovani, tra cui un minorenne. Una mappatura creata in oltre un anno di indagini.
Quarantacinque ragazzi che frequentano il Campo di Marte inoltre erano stati identificati nei mesi scorsi dopo il video del trapper Gani: 31 (di cui 15 minorenni) erano stati sanzionati per assembramento e mancato uso delle mascherine. Da qui si parte ora per risalire ai responsabili dell’accoltellamento di via Bonvicini.
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