Reggio Emilia, drive in all’ex Spallanzani per vaccinare gli over 80. VIDEO

REGGIO EMILIA – Ieri in provincia di Reggio sono state vaccinate 3.123 persone. Oggi, a metà pomeriggio, erano già 1.850 le dosi somministrate. Mentre sulla campagna vaccinale si è abbattuta la tegola di Johnson & Johnson, l’attività prosegue e ci sono novità sulle modalità che riguardano in particolare le vaccinazioni domiciliari.

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Vaccinazioni in auto al Drive In, come succede per i tamponi. E’ la modalità ideata dall’azienda Usl, dedicata solo e soltanto alle persone con più di 80 anni che hanno richiesto la vaccinazione domiciliare ma che possono essere accompagnate dai propri familiari in auto, con la possibilità dunque di anticipare i tempi. In via sperimentale è stato attivato un unico punto vaccinale, nel distretto di Reggio, al pomeriggio nella tenda della Protezione Civile davanti all’ex ospedale Spallanzani. Per accedervi è necessario avere l’appuntamento.

Tutti gli ultra 80enni interessati saranno contattati telefonicamente per fissare il giorno. Ad oggi sono arrivate 5 mila richieste di vaccinazioni domiciliari, 3.500 quelle effettuate. Nel frattempo, si attendono le nuove forniture di vaccini. Poste Italiane, con mezzi speciali attrezzati con le celle frigorifere, consegnerà a Reggio 1.400 dosi di Astrazeneca, meno del previsto. Inoltre le nuove indicazioni, che raccomandano il vaccino anglosvedese a chi ha più di 60 anni, hanno costretto a rivedere l’organizzazione. “Le dosi che arrivano sono poche – sottolinea la direttrice sanitaria Nicoletta Natalini – Riteniamo che sia più etico vaccinare i malati, ci vuole ancora un po’ di tempo”.

Sulla campagna vaccinale si è poi abbattuta la tegola di Johnson & Johnson: il vaccino monodose, il cui funzionamento è simile a quello di AstraZeneca, è stato bloccato negli Stati Uniti proprio nei giorni in cui è arrivata in Italia la prima fornitura. Una decisione presa in via precauzionale, dopo che si sono verificati alcuni, rarissimi, casi di trombosi, reazioni simili a quelle osservate per AstraZeneca: i casi che si stanno indagando sono sei, uno dei quali mortali, su 7 milioni di somministrazioni.

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