REGGIO EMILIA – Un saturimetro del valore di 3mila euro è stato donato da Andos alla struttura di Neonatologia del Santa Maria Nuova. Il pulsossimetro modello SAT 801 Delta rappresenta una vera innovazione tecnologica nel campo della saturimetria, ossia delle apparecchiature utilizzate per misurare l’ossigenazione ematica ed individuare situazioni di ipossiemia (carenza di ossigeno nel sangue) anche severe, spesso associate in età neonatale alla presenza di cardiopatie congenite.
“Siamo riconoscenti ad ANDOS per questo dono – ha sottolineato il dottor Giancarlo Gargano. Questo nuovissimo pulsossimetro ci consentirà in maniera agevole, non invasiva ed economica, di effettuare su tutti i neonati dimessi un valido ed efficace screening delle cardiopatie congenite. Il dispositivo permette infatti la rilevazione contemporanea di una doppia saturimetria attraverso sensori distinti applicati all’arto superiore destro e ai piedi. L’individuazione di una discrepanza significativa dei valori di saturazione di ossigeno costituisce un valido indice di sospetto della presenza di una cardiopatica congenita che deve poi essere confermata con l’ecocardiografia”. “Le cardiopatie congenite – specifica il dottor Gargano – sono il difetto congenito più comune (6 ogni mille nati). Circa un quarto di queste cardiopatie è critico (CCC) o maggiore (CCM), rappresentando la causa di morte più comune nel bambino nei Paesi ad alto sviluppo. La donazione agevolerà la diagnosi precoce di questa affezione e di conseguenza consentirà un trattamento tempestivo”.
La consegna è avvenuta nelle mani del direttore del Dipartimento materno infantile e della struttura di Neonatologia Giancarlo Gargano e alla presenza del direttore del Presidio ospedaliero Santa Maria Nuova Giorgio Mazzi. A rappresentare l’Associazione Nazionale Donne Operate al Seno le due volontarie Daniela Bernardi e Ginni Corradini.











