REGGIO EMILIA – 103 milioni e 300 mila euro: a tanto aumentano le perdite previste per il 2025 dall’Azienda Usl, che ha chiuso il bilancio preventivo e lo ha presentato alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, presieduta dal presidente della provincia Giorgio Zanni. Una manovra, dice l’azienda sanitaria, prudenziale che tiene conto di tutti i potenziali costi da una parte e dall’altra dei soli ricavi certi. “In una fase complessa per il sistema sanitario pubblico nazionale, il bilancio di previsione rappresenta non solo uno strumento contabile – aggiunge l’Ausl – ma la fotografia realistica della tenuta di un modello che sceglie di non comprimere i servizi essenziali né di sacrificare l’universalità dell’accesso alle cure”.
Alla voce costi sono stati presi in considerazione gli aumenti dei costi dei farmaci e dei dispositivi medici, dei rinnovi contrattuali del personale per il prossimo triennio, delle utenze (l’energia elettrica in particolare), delle materie prime e dei servizi.
Tra i ricavi c’è la prima tranche di finanziamento del Fondo sanitario regionale assegnata a Reggio, pari a circa 1 milione di euro. Ma si è in attesa del completamento del riparto del Fondo Sanitario Nazionale, in corso di definizione: Stato e Regioni si stanno ancora confrontando sull’incremento dei costi. La Regione Emilia Romagna ha poi trattenuto una quota che potrà riassegnare per riequilibrare i conti delle aziende locali.
Il bilancio preventivo ha ottenuto il via libera da parte dei sindaci reggiani, che hanno approvato anche il piano triennale degli investimenti: previsti interventi per 100 milioni di euro, tra cantieri in corso e programmati.