REGGIO EMILIA – Il piano urbanistico per l’area di fronte al Conad Le Querce, con i suoi 87 appartamenti e gli spazi per negozi e uffici, è parte di una più complessiva eredità che il Piano Regolatore Generale del 2001 ha lasciato alla città.
Un’eredità non irrilevante: il residuo relativo a piani convenzionati è ancora di 730 alloggi. Di questi – ha spiegato il vicesindaco Alex Pratissoli, ospite della puntata di Decoder che andrà in onda questa sera alle 22 su Telereggio – 200 sono relativi a piani convenzionati non scaduti, ma nemmeno partiti, che scadranno tra il 2021 e il 2027.
Tra questi 200 appartamenti ci sono quelli dell’area compresa tra via Francia, via Inghilterra, via Unione Sovietica e via Fratelli Rosselli. Pratissoli, che ha delega alla Rigenerazione urbana, farebbe volentieri a meno di questa eredità ma invita a guardare al contesto. “Si tratta di 730 alloggi ereditati. Il Piano Urbanistico Generale ne cancellerà 3.800, 5 milioni di metri quadrati che si sommano a quelli delle varianti in riduzione”.
Pratissoli sottolinea poi che l’amministrazione comunale, dal 2014 a oggi, non ha approvato nessun nuovo piano residenziale. Ma così come sono stati cancellati migliaia di nuovi appartamenti, è possibile modificare prima della scadenza un piano convenzionato come quello di fronte a Le Querce? “Non in maniera unilaterale – ha detto – Una convenzione è un atto notarile firmato da più parti e solo con il consenso di tutti è possibile cambiare le regole“.
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