REGGIO EMILIA – Dal 7 agosto corso Garibaldi, tra piazza Gioberti e via Porta Brennone diventerà Ztl, così come via Emilia Santo Stefano tra i controviali di viale Timavo/viale Isonzo e piazza Gioberti, la stessa piazza Gioberti e un piccolo tratto di via Fontanelli, dall’intersezione con via San Filippo fino a viale Montegrappa.
La riorganizzazione degli accessi e della sosta in centro storico a Reggio è cominciata ma sarà graduale: l’amministrazione ha emesso l’ordinanza per l’estensione della Ztl ma fino al 30 settembre ci sarà una fase di assestamento. Dal primo ottobre partiranno i controlli della polizia locale, in gennaio verranno installate le telecamere.
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“In queste settimane abbiamo fatto tanti incontri con le parti interessate: residenti, parrocchie, scuole e commercianti. Sono stati approntati gli strumenti per chi ha diritto a entrare. I genitori per andare a prendere i figli a scuola hanno particolari permessi, con due targhe per ogni studente. Abbiamo raddoppiato la franchigia, da 20 a 40 minuti, in caserma Zucchi per poter accompagnare i figli a piedi. Trenta i minuti nei controviali”, spiega l’assessore alla mobilità Carlotta Bonvicini. “Uno degli obiettivi prioritari – ha spiegato il Comune – è salvaguardare la residenza in centro storico”. Ad oggi ci sono 15 mila permessi attivi per l’accesso alla ztl, ma solo un terzo è intestato a residenti. 1.200 i posti auto in ztl, di cui il 35% è occupato da non residenti. Circa il 10% delle auto in sosta nella zona a traffico limitato è fuori dagli stalli.
“C’era necessità di mettere ordine rispetto ai permessi per tutelare la sosta dei residenti e per evitare l’attraversamento improprio del centro per ridurre anche gli incidenti”, chiosa Bonvicini. Si punta inoltre a ridurre gli incidenti: dal 2017 al 2021 sono stati 142 i ciclisti e i pedoni investiti solo in via Emilia Santo Stefano e via Toschi.