REGGIO EMILIA – “A settembre ci siamo presentati in Regione con il bilancio preconsuntivo che prevedeva una perdita di 75 milioni di euro, essendo la nostra un’azienda con i bilanci in equilibrio da tempo posso dire che è questo il costo del Covid sul nostro bilancio“. A parlare è il direttore amministrativo dell’Ausl reggiana, Davide Fornaciari.
La pandemia ha avuto un impatto pesantissimo sui conti dell’Azienda Usl di Reggio, che nel 2020 ha visto diminuire notevolmente le entrate a causa del numero molto inferiore di prestazioni erogate, quindi con minori introiti derivati dai ticket. Ma soprattutto ha avuto costi straordinari di personale e attrezzature. “Abbiamo avuto minori entrate per circa 20 milioni. Il resto, da 50 a 60 milioni, è dovuto ai costi del Covid”.
Sono arrivati fondi straordinari che hanno – però solo in parte – ripianato le perdite. “Stiamo cercando di chiudere faticosamente in pareggio, perché sono arrivati fondi UE, regionali e straordinari. Ma siamo in attesa che il commissario ci possa dare i 14 milioni di euro che ci mancano per chiudere in pareggio”.
Le prospettive per il 2021 sono ancora molto incerte: “La programmazione non è partita, ma dalle previsioni i costi sono sovrapponibili a quelli del 2020, ma non abbiamo indicazioni ad oggi di quante risorse possano arrivare, lo sapremo entro il mese d’aprile”.
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