REGGIO EMILIA – E’ entrata in vigore l’ordinanza del sindaco Vecchi che impone la chiusura notturna degli “open shop 24”: ma cosa sono questo tipo di attività e perché sono finite nel mirino? E quante sono quelle soggette alla restrizione del Comune?
In città sono tre gli esercizi soggetti alla restrizione decisa dal Comune. Oltre a quello di via Roma, ci sono quelli di viale IV Novembre e via Eritrea. Il provvedimento di stop nelle ore notturne riguarda infatti la zona a nord della via Emilia tra il Parco del Popolo e l’area stazione.
Ma cosa sono gli “open shop24”? Si tratta di spazi commerciali, presenti in tutte le città, aperti 24 ore su 24, allestiti con distributori automatici di bevande calde e fredde e anche di alimenti, come merendine, biscotti, tramezzini. In alcuni open shop troviamo anche macchinette cambia monete.
Si tratta di spazi che non prevedono dunque la presenza fisica di un operatore. Sono luoghi che diventano spesso rifugio, soprattutto nelle ore notturne, di disperati alla ricerca di riparo dalle intemperie soprattutto nel periodo invernale, luoghi di bivacco attorno ai quali si sono verificati in passato episodi di tensione o situazioni di degrado, con lamentale da parte dei residenti.
Se l’obbligo di chiusura alle 22 non dovesse essere rispettato, per il titolare scatterà una multa da 300 euro. In caso poi di inosservanza ripetuta, la questura può decidere la sospensione dell’attività per un periodo anche di 15 giorni. L’ordinanza del Comune sarà in vigore fino al 30 aprile prossimo. In altre città, ordinanze di questo tipo sono state contestate dai titolari delle attività con ricorsi al Tar.
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