REGGIO EMILIA – Rendere un po’ più dolce la strada verso la fine dell’emergenza. Si può intendere anche così la missione delle gelaterie, che solitamente in primavera cominciano a registrare il pieno di clienti. Non in tempi di coronavirus. Non prima del primo giugno sarà consentita una vera e propria riapertura, ma bar, ristoranti, e dunque anche gelaterie, possono da oggi preparare cibi da asporto. Questo non solo per le consegne a domicilio, già oggi autorizzate. Laboratori e cucine possono avviare i motori anche per la vendita diretta. Per i clienti sarà vietato consumare all’interno del locale. “Si dovrà entrare uno alla volta – ha spiegato il premier Giuseppe Conte -, rispettando la fila, le distanze e con i dispositivi di protezione”.
“Qualsiasi sia il mondo che ci aspetta siamo pronti ad affrontarlo e a dare il nostro contributo per renderlo un po’ più dolce”. A parlare è il titolare della Gelateria 90 di via Emilia Ospizio, Matteo Bondavalli, che sottolinea come la mancanza di preavviso da parte delle istituzioni si sia aggiunta alle molteplici difficoltà. “Ma noi siamo imprenditori”, ci tiene a dire nel rimarcare la fondamentale caratteristica della creatività e dell’ingegno che dev’essere propria della categoria.
La Gelateria 90 di fatto è rimasta operativa anche durante la crisi sanitaria, avvantaggiata dal fatto di avere introdotto alla fine della scorsa estate la modalità delivery. “Abbiamo dedicato tutto il nostro locale – afferma Matteo – all’asporto di dolci, sorbetti, gelati, eliminando quei posti a sedere all’interno che oggi non sono utilizzabili. Questo progetto ha reso possibile a molte famiglie reggiane di poter consumare gelato e dolci nonostante la situazione”.
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