REGGIO EMILIA -“Le malattie professionali sono state 1.305 nel 2024, 1.265 nel 2023, erano 827 nel 2020“. Così il medico primario dell’Inail Roberta Bergamini. Secondo i dati dell’Inail di Reggio sul nostro territorio le denunce di malattie professionali sono in costante aumento negli ultimi anni. “Per la quasi totalità patologie da sovraccarico, ma anche perdita di udito per esposizione al rumore e ancora 21 casi di tumore nel 2024, in gran parte respiratori, mesotelioma”.
I settori in cui la malattie professionali si concentrano sono industria ed edilizia, seguono trasporti e sanità. Sono invece in diminuzione le denunce di infortuni: “Nel 2008 erano 15mila i casi, nel 2024 sono stati 9.359”.
“Il calo delle denunce è del 3,9%, nel primo 8 mesi del 2025 sono stati 3 i morti rispetto ai 6 dei primi 8 mesi del 2024”, aggiunge Fabio Baldelli, vice presidente di Anmil Reggio Emilia.
Circa mille i casi lo scorso anno di infortuni in itinere, cioè nel tragitto da casa al lavoro. Questi sono invece in aumento e spesso non vengono riconosciti, come ha raccontato negli studi di Buongiorno Reggio Baldelli, anche lui vittima di un infortunio in itinere. “Ho avuto un incidente stradale, sono stato 4 mesi mesi in ospedale e l’azienda non aveva denunciato l’infortunio”.














