REGGIO EMILIA – Torniamo a parlare ora del progetto di estendere la Ztl del centro storico di Reggio. Il tema è stato al centro del dibattito oggi in Consiglio comunale, dove si è discussa la mozione popolare presentata da uno dei fronti del no. Mozione che è stata respinta. Nove i voti favorevoli (Coalizione Civica, Forza Italia, Lega – Salvini Premier, Fratelli d’Italia), 18 i contrari (Pd, Reggio E’, +Europa Europa Verde, M5S).
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Un calo di iscritti ai cinque istituti scolastici, di ogni ordine e grado, presenti nel quadrante di centro storico interessato. E’ lo scenario che principalmente fa paura ai promotori della mozione popolare promossa per chiedere al Comune di evitare di inglobare nella zona a traffico limitato via Emilia Santo Stefano e corso Garibaldi. Un migliaio le firme che erano state raccolte financo con l’aiuto delle suore delle Figlie di Gesù. Tra le ragioni del no spiegate in sala del Tricolore dall’ingegnere Mariagiulia Carpi, quelle riguardanti appunto i problemi di accessibilità alle scuole ma anche ai luoghi di culto, frequentati spesso da persone anziane.
Argomentazioni oggetto di dibattito da parte dei consiglieri. Col 5 stelle Gianni Bertucci a sottolineare in modo piccato come a suo avviso l’allargamento della Ztl sia già in forte ritardo rispetto a quanto avvenuto altrove, a partire da Modena.
Fausto Castagnetti del Pd ha sgombrato il campo da possibili disagi per gli utenti sia delle scuole che delle chiese. “Qualsiasi accompagnatore, sia di bambini che di anziani – le sue parole – avrà diritto al relativo permesso per accedere all’area”. Concetto sottolineato dall’assessore Carlotta Bonvicini che ha parlato di un passaggio dovuto e atteso, che ha a sostegno anche altre mille firme di residenti che chiedono maggiori filtri per i veicoli in ingresso. Un disegno, quello del Comune, che il consigliere Alessandro Rinaldi della Lega ha definito “ideologico”.