REGGIO EMILIA – Nella zona della stazione, in particolare tra via Paradisi e via Turri, verrà attuato un nuovo piano integrato di edilizia residenziale sociale, che vedrà l’acquisizione di immobili da parte del Comune di Reggio e la successiva realizzazione di alloggi di edilizia pubblica.
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Il progetto si chiama “902 / abitare solidale” ed ha l’obiettivo di cambiare il volto di una delle zone più critiche di Reggio, quella della vecchia stazione ferroviaria, tra via Turri e via Paradisi. Al centro del programma l’acquisto da parte dell’amministrazione comunale delle abitazioni private nei palazzi ai civici 6, 8 e 10 di via Paradisi: una settantina di appartamenti che saranno sottoposti ad un intervento di restauro. Nasceranno 58 unità abitative di edilizia residenziale pubblica, destinate a quello che è stato definito un “mix-sociale abitativo”.
“Ci sarà sia una parte di locazione a rotazione, ad esempio per studenti o lavoratori – dice Lanfranco De Franco, Assessore alla Casa e alla Qualità dell’abitare – sia locazione di lunga durata sia edilizia residenziale pubblica. Cerchiamo di proporre un progetto innovativo sotto molti punti di vista a partire dalla riqualificazione energetica, tant’è che una parte del finanziamento del progetto arriverà dal recupero del conto energetico dell’edificio e anche innovazione tecnologica e sociale ovvero appartamenti di ultimissima generazione arrivando a utilizzare tecnologie e gestione sociale che Acer sta già sperimentando in altri luoghi della città con successo”.
A tutte le famiglie residenti in questi immobili verrà offerta una soluzione abitativa alternativa attraverso un percorso di “Accompagnamento all’abitare”.
E ancora: “Immaginiamo una serie di interventi che saranno protagonisti di concorsi di progettazione in cui inserire riqualificazioni funzionali nel quartiere – continua De Franco – ad esempio un progetto di gestione ambientale di una striscia di verde che si trova tra parco delle Paulonie e il campo sportivo, oppure una parte dedicata all’arte contemporanea con l’utilizzo del sottoponte di viale del Partigiano per funzioni culturali e la previsione di spazi aperti e installazioni artistiche anche temporanee e l’utilizzo di spazi comuni all’interno dell’edificio o nelle adiacenze per attività associative o ricreative nel periodo invernale.
Tutte queste azioni sono pensate anche perché essendo un cantiere importante che durerà alcuni anni puntiamo a far partire subito una serie di attività per tenere viva la partecipazione e la presenza dei cittadini nella zona’.
Il Comune parteciperà ad un “manifestazione di interesse” regionale per ottenere 5.5 milioni di euro, una parte delle risorse necessarie che ammontano ad un totale di 16,9 milioni.
Se questi fondi non dovessero arrivare dalla Regione Emilia Romagna, il Comune porterà comunque a termine il progetto di riqualificazione, in questo caso però i tempi saranno più lunghi.
Il sindaco Luca Vecchi: “Siamo ad una svolta”
“Questo Piano integrato è un punto di svolta nelle politiche per la zona Stazione – ha detto il sindaco Vecchi presentando il Piano alla stampa – in quanto aggrediamo le principali criticità del quartiere, presenti nella zona ad Est dello stesso, con un intervento pubblico forte sul piano strategico ed economico, che incide in vari campi dalla qualità urbana al tessuto sociale e culturale, è in grado di rinnovare il cosiddetto ‘mix abitativo’ e immette nuova ‘città pubblica’ con l’obiettivo di bilanciare l’alta densità della funzione privata esistente e di accrescere le possibilità di intervento delle istituzioni per il superamento di situazioni problematiche che possono insorgere nel quartiere.
“La città si misura quindi con un progetto ambizioso sotto ogni profilo. E’ una scommessa consapevole, che si affianca alla realizzazione della nuova sede del Comando di Polizia locale in viale IV Novembre, altro nuovo presidio di ‘città pubblica’. Il Comune non è solo nell’attuazione delle politiche di inclusione e qualità urbana – ha concluso il sindaco – Nella zona Stazione, la rete associativa e di cooperazione sociale, la presenza scolastica e il personale delle forze dell’ordine sono da sempre impegnati con noi. Candidiamo quindi questo progetto, che coinvolgerà anche Acer, alla Manifestazione d’interesse regionale, convinti della sua validità, per ottenere una parte del finanziamento complessivo. Che la nostra proposta sia o non sia accolta, anche se con tempistiche per forza diverse l’Amministrazione comunale metterà mano alla realizzazione del Piano, ricorrendo alle agibilità del proprio Bilancio”.
“Il quartiere della stazione centrale – ha detto l’assessore a Legalità e Coesione sociale, Nicola Tria – ha dal passato e con questo Piano ha ancora di più oggi forti potenzialità di ribaltare la ‘narrazione’, quel che si dice, sul suo conto. Si interviene sulle residenze e questo è il tema che forse colpisce maggiormente, ma non solo su questo. Si ripensa anche lo spazio pubblico e sociale. E in questo il Comune diventa attore di primo piano. Non è una conclusione, ma un inizio, un punto di svolta per questo quadrante di città”.
Il progetto e i tempi
Il primo stralcio prevede il recupero edilizio della prima corte edilizia situata in via Paradisi, attraverso interventi di riconfigurazione delle tipologie abitative, miglioramento edilizio e riqualificazione energetica. Sarà inoltre realizzato un set di indicatori per il monitoraggio del progetto, al fine della valutazione di impatto sociale dell’intervento. È prevista la realizzazione di 18 unità abitative di edilizia residenziale pubblica e 40 unità abitative di edilizia residenziale sociale destinate a locazione temporanea e permanente, per differenti nuclei familiari e sociali (famiglie, studenti, city users).
L’intervento si caratterizza sia per la flessibilità compositiva e tipologica delle unità abitative, sia per la rilevante dotazione di spazi complementari alla residenza (co-living), che caratterizzano differenti livelli degli edifici e destinati sia ai residenti futuri sia agli abitanti e alle realtà del Terzo settore attive nel quartiere. L’ambito di intervento sarà inoltre oggetto di densificazione funzionale, con la realizzazione, nella corte interna del complesso edilizio di uno spazio dedicato ad attività ludiche per bambini, che integrerà l’offerta di spazi e funzioni per l’educativa di strada nel quartiere.
Il secondo stralcio prevede la riqualificazione funzionale ed ambientale delle aree esterne all’edificio che accoglie Binario49 e Spazio Raga, sia incrementando la qualità e le dotazioni dello spazio pubblico, sia riorganizzando le aree pedonali, i percorsi ciclabili e le aree di sosta veicolare.
Il terzo stralcio prevede la riqualificazione dell’area sportiva di quartiere in via Paradisi attraverso l’incremento delle funzioni sportive con un nuovo playground, la realizzazione di nuovi spogliatoi, la riqualificazione delle aree pedonali interne.
Nel quarto stralcio e quinto stralcio si procederà alla rigenerazione ambientale e funzionale sia dell’area pubblica situata tra il parco delle Paulonie, la scuola Elisa Lari e l’area sportiva, sia dell’area pubblica interclusa tra viale del Partigiano, via Paradisi, via Turri e l’edificato residenziale presente in quel punto. Gli interventi del quarto e quinto stralcio saranno oggetto di specifici percorsi partecipativi, aperti ai cittadini e alle realtà del Terzo settore del quartiere, propedeutici all’attivazione di concorsi di progettazione in due gradi per il riuso temporaneo delle aree, con l’obiettivo di incrementarne la qualità e l’attrattività di spazi pubblici oggi marginali e residuali.
Nel sesto stralcio attuativo, il programma di interventi prevede la riqualificazione funzionale (woonerf) di via Paradisi, incrementandone la pedonabilità e razionalizzando le aree di sosta veicolare.
Laura Chiari
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