REGGIO EMILIA – Questa mattina, al poligono di tiro, si è svolta la commemorazione dell’eccidio dei sette fratelli Cervi e di Quarto Camurri, avvenuto il 28 dicembre di 78 anni fa. Telereggio ha seguito in diretta la celebrazione nel corso di Buongiorno Reggio.
“Sono morti il 28 dicembre del ’43, la Resistenza era appena cominciata – le parole di Albertina Soliani, presidente dell’Istituto Cervi – Loro ci hanno creduto, hanno lottato per questo e hanno vinto. Noi siamo qui per dire che loro vivono con noi”. Ettore, Ovidio, Agostino, Ferdinando, Aldo, Antenore e Gelindo: solo quest’ultimo aveva più di 40 anni. Ettore, il più giovane, appena 22. Come Quarto Camurri, di Guastalla, arrestato nella cascina di Gattatico il 25 novembre 1943 e fucilato un mese dopo dai nazifascisti insieme ai Cervi.
“E’ importante che anche i giovani vengano messi in condizione di comprendere le radici che 100 anni fa portarono all’avvio della violenza fascista e oggi noi non vogliamo che tornino in auge”, ha aggiunto il presidente provinciale di Anpi, Ermete Fiaccadori.
Numerosi i partecipanti alla commemorazione, con l’omaggio alla lapide del tiro a segno e al sito della fucilazione. Tra gli interventi, oltre ad Albertina Soliani, il sindaco di Reggio Luca Vecchi e il presidente di Alpi-Apc Elio Ivo Sassi. “Essere qui oggi significa anche prendersi una responsabilità: quella di far vivere quotidianamente i valori per cui i fratelli Cervi sono morti”, il commento dell’assessore regionale Alessio Mammi.
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