REGGIO EMILIA – Cinque casi di vaiolo delle scimmie sono stati riscontrati nella nostra provincia: tutte queste cinque persone si stanno per ora curando a domicilio e non sarebbero in gravi condizioni. La notizia emerge nel giorno in cui l’Emilia-Romagna, dove i casi accertati sono 67, dà il via, tra le prime regioni, alla campagna di vaccinazione contro il Monkeypox, questo il nome del virus. Un’infezione che provoca febbre, mal di testa e dolori muscolari, che è nota da tempo e diffusa in alcune zone dell’Africa centrale e occidentale ma che lo scorso 23 luglio l’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato ‘un’emergenza di salute pubblica internazionale’.
600 le dosi assegnate alla nostra Regione in questa prima fase dedicata, dicono le linee guida ministeriali (che hanno fatto molto discutere sia le associazioni Lgbtq+ sia il mondo scientifico, ndr), al personale di laboratorio con possibile esposizione diretta al virus e a categorie considerate a rischio come gay, bisessuali e transgender; il virus da persona a persona si trasmette sessualmente, oltre che con il contatto bocca a bocca o pelle a pelle. 100 quelle destinate a Reggio e Modena. E Modena è stata indicata come sede per la somministrazione.
Le modalità però di prenotazione dei vaccini verranno decise nelle prossime ore. La Regione intanto comunica che tendenzialmente gli operatori di laboratorio saranno direttamente chiamati dalle sorveglianze sanitarie aziendali, mentre le persone che rientrano nei gruppi considerati a rischio potranno chiedere informazioni all’ambulatorio di profilassi pre-esposizione e al centro Hiv per capire se e come procedere. E’ prevista la somministrazione di due dosi di vaccino, e solo a maggiorenni: tra la prima e la seconda dose dovranno intercorrere almeno 28 giorni. Per le persone vaccinate in precedenza contro il vaiolo è sufficiente la somministrazione di una sola dose.
A Reggio Emilia cinque casi di vaiolo delle scimmie. VIDEO
9 agosto 2022Le persone a cui è stata diagnosticata l’infezione non sono gravi e si stanno curando a domicilio. Intanto la Regione Emilia Romagna avvia la campagna di vaccinazione rivolta alle persone a rischio