REGGIO EMILIA – Le procedure di licenziamento collettivo sono state avviate a dicembre, l’intenzione dell’azienda è quella di chiudere il negozio il 31 gennaio. E’ una corsa contro il tempo per i sei dipendenti del punto vendita Upim, in via Emilia, nell’edificio di proprietà del Comune che un tempo ospitava la Standa. I lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione, mentre la Filcams Cgil si rivolge sia alla proprietà che all’amministrazione comunale.
Upim è di proprietà del gruppo Coin. L’azienda ha disdettato il contratto d’affitto a marzo. Il Comune di Reggio bandirà una gara pubblica per affittare i locali, alla quale anche Upim potrà partecipare. Ma secondo il sindacato, l’impresa non ha fornito certezze sulla propria permanenza come operatore e ad oggi non ci sono garanzie concrete per il mantenimento del punto vendita. La Filcams chiede garanzie per i sei dipendenti e la rinegoziazione dei canoni di locazione.
“Crediamo che impresa e comune debbano creare le condizioni affinché vengano tutelati i posti di lavoro – dice – In caso di chiusura l’azienda deve impegnarsi per una ricollocazione di tutte le persone nei punti vendita limitrofi”. Se non arriveranno risposte il sindacato fa sapere che verranno messe in campo azioni di mobilitazione e di sciopero.
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