REGGIO EMILIA – Reggio, come altri comuni della provincia, vuole entrare a fare parte nella Riserva Unesco che tutela i paesaggi e l’ecosistema . Ne fanno già parte l’Appennino tosco emiliano e la zona del Po. In Consiglio Comunale la proposta è stata votata all’unanimità.
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La candidatura adesso è ufficiale. La città di Reggio aspira a rientrare tra i territori della Riserva di Biosfera Mab Unesco. Il Consiglio comunale ha infatti approvato definitivamente e all’unanimità la “Dichiarazione di adesione e la candidatura sarà inoltrata all’Unesco dal Comitato Mab nazionale presso il ministero dell’Ambiente”, entro il 15 dicembre.
“Una candidatura importante – chiarisce il sindaco Luca Vecchi – perché potrebbe rappresentare il primo riconoscimento per la città di Reggio e perché connette la città alla più ampia area della Biosfera dell’Appennino tosco emiliano e pone il tema della sostenibilità dell’ambiente e dell’ecologia nel suo rapporto con la persona e quindi con il cittadino. come lemento distintivo delle nostre politiche e dei nostri progetti futuri”.
Lanciato nel 1971, il Programma dell’Unesco “L’Uomo e la biosfera” (Mab) è un programma intergovernativo che mira a creare una base scientifica per il miglioramento del rapporto tra le popolazioni e il loro ambiente. Le tre principali funzioni della Riserva di Biosfera sono la conservazione di paesaggi, ecosistemi, specie e diversità; lo sviluppo economico e sociale, ecologicamente sostenibile.
Una volta accolte le nuove adesioni, i comuni reggiani che faranno parte del Mab Unesco Appennino saranno: oltre agli attuali – Baiso, Canossa, Carpineti, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Toano, Ventasso, Vetto, Vezzano sul Crostolo, Villa Minozzo – anche Albinea, Castellarano, Quattro Castella, Reggio Emilia. Del Mab Unesco fanno parte anche il Po e il suo territorio.
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