REGGIO EMILIA – Nella campagna promossa dal Comune di Reggio anche attraverso i canali on line, le storie di chi ha fatto la propria parte accogliendo temporaneamente bambini e ragazzi provenienti da famiglie in difficoltà. In città nel 2024, i minori dati in affido a tempo pieno e non, sono stati 148. E parliamo di una realtà sconvolta dall’inchiesta sui presunti affidi illeciti in Val d’Enza, tra il calo delle segnalazioni degli abusi sui minori in procura e le difficoltà degli assistenti sociali. Prima del 2019, la media annuale degli affidi era di 250. Ora, stanno aumentando gli affidi consensuali, ovvero richiesti dalle famiglie di origine.
“Sicuramente noi sentiamo l’esigenza di promuovere lo strumento dell’affido perchè è utile per sostenere le fragilità di tante famiglie, presenti anche nella nostra città”, spiega Germana Corradini, dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Reggio.

Chiunque può richiedere un minore in affido, dalle famiglie tradizionali ai single. Il percorso inizia con il primo contatto con il servizio sociale. “Poi se la famiglia dà una ulteriore disponibilità – aggiunge Elisa Guerra, responsabile del Servizio affidi del Comune – Vengono fatti i colloqui con il servizio sociale e con lo psicologo in cui si va a definire meglio la disponibilità della famiglia, le tipologie di affido e in un successivo momento viene fatto un abbinamento tra le esigenze della famiglia d’origine e la famiglia affidataria”.
Mentre il Governo va nella direzione di contrastare l’istituto dell’affido, il Comune di Reggio ha investito quest’anno nel servizio 700 mila euro. Il contributo economico che una famiglia riceve, può arrivare fino a 660 euro al mese a bambino. “Esistono tante forme, uno può semplicemente dare la sua disponibilità alcuni giorni a settimana, un fine settimana, una sera a settimana. Si può essere famiglie affidatarie in tanti modi diversi – chiosa Annalisa Rabitti, assessore alla Cura delle Persone del Comune – Volevamo provare a stimolare la città a fare questa esperienza che serve moltissimo ai bambini e ai ragazzi”.
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