REGGIO EMILIA – Sarà Giovanni Tarquini il candidato del centrodestra alle amministrative di Reggio. In una sorta di “dove eravamo rimasti?”, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega hanno alla fine scelto di appoggiare uniti l’avvocato, che era stato per mesi l’opzione iniziale della coalizione fino allo strappo, a metà febbraio, del partito di Giorgia Meloni. C’era stato il veto romano su Tarquini, definito all’epoca “insormontabile” per diverse ragioni, tra le quali che Tarquini è l’avvocato del sindaco Pd di Bibbiano nel processo sui presunti affidi illeciti, ed è noto quanto quell’inchiesta venne strumentalizzata dal centrodestra nell’estate di quasi cinque anni fa. Ora il secondo dietrofront di Fratelli d’Italia.
“Noi viaggiamo uniti ovunque e la decisione anche questa volta è stata quella di viaggiare uniti. La Lega ha posto il nome di Tarquini come conditio sine qua non”, dice il deputato Gianluca Vinci. I vertici provinciali di Lega e Forza Italia lo hanno sempre ribadito in queste settimane: per noi il candidato giusto è Tarquini. Ma l’ultima parola, anche in questo caso, spettava a Roma, e la spaccatura sembrava dietro l’angolo. Così alla fine non è stato. Ha inciso sicuramente il voto sardo, col tonfo di Fratelli d’Italia. “Oggi è un grande giorno per Reggio Emilia. Vi avevamo promesso di dare vita, per la prima volta nella storia reggiana, a un progetto in grado di unire il tradizionale perimetro del centrodestra alle migliori energie provenienti dalle esperienze civiche e dalla società civile. Vi avevamo promesso unità oltre i personalismi e le logiche autoreferenziali”, sono le parole del referente provinciale di Fratelli d’Italia Alessandro Aragona.
“Le mie più vive congratulazioni! Si parte!”, scrive Roberto Salati, capogruppo della Lega in Sala del Tricolore. “Se il presidente Berlusconi fosse ancora tra noi avrebbe approvato sicuramente Tarquini che ha tutte le caratteristiche che Forza Italia ha sempre cercato, siamo stati coerenti e determinati” dice Gianluca Nicolini, il coordinatore provinciale del partito. Troppo tempo perso? “Il tempo non è perso, si sono cercati degli equilibri e li abbiamo trovati”, dice Tarquini, che da settimane era alla finestra, rimandando dichiarazioni più ampie ad una presentazione che avverrà nei prossimi giorni. “Ora è una bella sfida”, aggiunge. La sinistra compatta più Azione e Movimento 5 Stelle con Marco Massari, il centrodestra unito con Giovanni Tarquini, sostenuto anche da Alleanza Civica.
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