REGGIO EMILIA – Anna Zampetti, 33 anni, imprenditrice a capo di una azienda in rapida espansione presente su tutto il territorio nazionale con i suoi abiti da sposa, Come in una favola. Una trentina quelli di proprietà, 13 quelli in franchising. Reggiana, negli ultimi mesi è entrata nel board provinciale di Fratelli d’Italia come responsabile del dipartimento commercio. Fu presentata alla città da Marco Eboli, coordinatore comunale del partito e anima storia della destra reggiana. Lo stesso Eboli che, dopo la cena del circolo territoriale Marzio Tremaglia che “ha di fatto aperto la campagna elettorale per le elezioni amministrative”, per usare le sue parole, ha anche tracciato l’identikit del candidato sindaco ideale: una figura che “dovrà avere esperienza amministrativa consolidata, propensione all’ascolto dei cittadini e capacità di gestione. Caratteristiche che potrebbero ritrovarsi anche in esponenti delle professioni e delle imprese”. E con un paio di imprenditori, stando a quanto trapela, una chiacchierata conoscitiva è già stata fatta.

I vertici di Fratelli d’Italia alla cena del Circolo Tremaglia
Parole che si sono sommate alla sempre più insistente voce, in città, di una candidatura della stessa Zampetti. Eboli smentisce il sillogismo. Zampetti, che resta una risorsa per il partito, è in questo momento storico una imprenditrice molto impegnata nella crescita della sua attività. E, a onor del vero, della sua ipotetica candidatura il partito non ha discusso in nessuna sede interna e nemmeno con gli alleati, cui pure i rumors sono arrivati provocando anche un certo fastidio.
Il confronto tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia entrerà nel vivo il 10 luglio con una riunione che dovrà gettare le basi, almeno a livello organizzativo, della campagna elettorale, che in futuro potrebbe anche coinvolgere la lista Alleanza Civica con cui c’è stata collaborazione in consiglio comunale. Una cosa è certa: siamo lontani ad oggi dalla individuazione di un candidato sindaco che metta tutti d’accordo, e in ogni caso la scelta dovrà necessariamente prevedere un coinvolgimento diretto del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Alessandro Aragona, il cui nome pure circola da tempo come alfiere sulla scacchiera. Centrodestra e centrosinistra vivono una situazione molto simile: entrambi sono ancora lontani dal convergere in modo deciso su un candidato forte e unitario.