REGGIO EMILIA – I residenti della zona di via Piaggia, nel quartiere Quinzio, sono sul piede di guerra per la realizzazione di un complesso residenziale in un’area verde.
Stiamo parlando di un’area di quasi 9mila metri quadrati in cui sorgeranno un condominio e alcune villette per un totale di 25 alloggi. Il terreno risulta edificabile sin dal 1984. Apparteneva in passato all’azienda ospedaliera e nel 2011 è stato inserito nell’accordo tra Comune, Ausl stessa e Unieco come contropartita per l’acquisizione di aree di proprietà della coop e necessarie per la realizzazione del Core.
Dopo il fallimento di Unieco, l’area è stata acquisita di recente dall’impresa di costruzioni EdilGrisendi che ora si appresta a realizzare un complesso residenziale di pregio. Al progetto si oppongono, però, gli abitanti che si stanno organizzando in comitato e stanno avviando una raccolta firme: lo spazio verde, infatti, è sempre stato utilizzato liberamente dalla collettività. “Qui la gente del quartiere è sempre venuta a fare passeggiate, a far giocare i cani oppure a giocare a calcio”, ha spiegato Giuseppe Iori che lì risiede.
Gli abitanti chiedono al Comune di intervenire cercando un accordo con l’azienda proprietaria della superficie per non avviare il cantiere, i cui tempi, peraltro, non sono ancora stati definiti. “Non si tratta di un parco pubblico o di un’area sportiva, non è di proprietà comunale ed è edificabile”, ha specificato in una nota l’ente che ribadisce altresì il proprio impegno sul fronte della lotta al consumo di suolo. “Solo nella zona del Quinzio a sud di Via Einstein, con l’ultima variante al regolamento urbanistico ed edilizio si sono trasformati circa 85mila metri quadri di aree potenzialmente edificabili a verde privato senza capacità edificatoria, con la conseguente cancellazione di oltre 100 alloggi”.
Aggiornamento 16 aprile 2021
Reggio Emilia polemiche comune reggio emilia protesta quinzio nuove case quinzio sfruttamento verde pubblicoReggio Emilia, il prato del Quinzio è salvo: diventerà un parco pubblico. VIDEO