REGGIO EMILIA – Più che una casualità, qui sembrano esserci maggiori sensibilità, competenze, apertura rispetto a tante altre città. Sta di fatto che a Reggio Emilia sono numerose le figure femminili chiamate a ricoprire incarichi di rilievo, in ambiti diversi e spesso complessi.
Nei giorni scorsi al teatro Valli c’è stata l’investitura ufficiale di Roberta Anceschi alla guida di Unindustria: sarà lei, per i prossimi quattro anni, a rappresentare in tutto il Paese l’associazione imprenditoriale del nostro territorio. Al comando della prefettura c’è Iolanda Rolli, in carica dal luglio 2020 e succeduta a un’altra donna, Maria Grazia Forte, in un ruolo che aveva già visto protagonista tra il 2009 e il 2014 Antonella De Miro.
E’ rosa l’Ausl, con la direttrice generale Cristina Marchesi che sta gestendo la sanità reggiana nella complicata fase segnata dal Covid. E’ al femminile la presidenza del tribunale, rappresentata da Cristina Beretti. C’è una donna a condurre il sindacato della Cisl Emilia Centrale, Rosa Maria Papaleo, eletta nello scorso ottobre. In questura, a dirigere la squadra volanti, in un ruolo delicato sotto il profilo del controllo del territorio, c’è dal febbraio 2021 la giovane Federica De Simone.
Nello sport, alla presidenza della Pallacanestro Reggiana l’imprenditrice Veronica Bartoli. Il tutto senza dimenticare come in Comune a Reggio Emilia siano ricoperti da figure femminili assessorati importanti: Raffaella Curioni a Servizi educativi e Sport, Carlotta Bonvicini a Mobilità e Ambiente, Mariafrancesca Sidoli al Commercio, Annalisa Rabitti alla Cultura. Un comune, quello capoluogo, che fu governato per ben 13 anni consecutivi, dal 1991 al 2004, da Antonella Spaggiari.
Reggio Emilia comune reggio emilia quote rosa












