REGGIO EMILIA – A distanza di due anni dai primi interventi per la posa della fibra ottica, molte vie nella zona a est del centro storico di Reggio fanno da lungo tempo i conti con interventi stradali che hanno compromesso la sicurezza stradale. Lavori legati alla posa della fibra ottica. I rischi riguardano in particolar modo i ciclisti. Guarda il servizio con le interviste
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Un solco longitudinale segue tutto il margine della carreggiata. Sotto scorre la banda larga, infrastruttura che letteralmente ha lasciato il segno. Successivamente alla posa dei cavi, i tagli eseguiti nell’asfalto vengono riempiti con malta cementizia. Questa è la prassi per Open Fiber, l’azienda che realizza l’infrastruttura della linea veloce di internet. Successivamente, a distanza di mesi, una volta stabilizzato il materiale di riempimento, e una volta avvenuti i singoli allacci collegati alla dorsale principale della linea, il piano prevede il ripristino definitivo del manto stradale, con scarifica e stesa dell’asfalto a caldo. E’ questo tipo di intervento che è stato realizzato un paio di settimane fa in via Beretti, uno dei pochi tratti, nella zona a est del centro storico, dove si possono considerare finalmente concluse le opere di competenza di Open Fiber. Poco più in là, in via del Gattaglio è la signora Mirca a ricordarci come da almeno due anni la situazione sia ancora ferma: “C’era una macchina che stava arrivando, la ruota della bicicletta è andata dentro al buco, non sono riuscita a star su, sono caduta ed è andata bene, ma mi si era gonfiata tutta una mano”.
I lavori avvengono senza alcun onere per il Comune. Complice dei ritardi è stata anche l’emergenza covid. Tre le ditte subappaltatrici che entro novembre dovrebbero completare i ripristini a regola d’arte in tutte le vie interessate dalla posa dei cavi. Nel frattempo chiamate e mail, sia di sollecito che di protesta, continuano ad arrivare all’amministrazione da parte dei cittadini.
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