REGGIO EMILIA – La cronaca reggiana si riempie, ancora una volta purtroppo, di episodi di maltrattamenti in famiglia subiti da tre donne da parte dei loro mariti o compagni.
Il primo ci porta in Val d’Enza dove per circa un anno, in diverse occasioni, una donna ha subìto offese, minacce e violenze dal marito che, addirittura, aveva installato sull’auto della vittima un Gps per monitorare i suoi spostamenti. Maltrattamenti fisici e psicologici che l’hanno spinta a recarsi presso la caserma dei carabinieri di Quattro Castella per raccontare tutto. Dopo gli accertamenti, l’uomo, 40 anni, è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personale aggravate. Inoltre, è stato allontanato da casa con divieto di avvicinarsi alla moglie e ai luoghi da lei frequentati e di non comunicare con lei; per lui è stata anche disposta l’applicazione del braccialetto elettronico.
Il secondo episodio, molto simile al primo, è invece accaduto a Guastalla dove per quasi due anni un uomo ha reso impossibile la vita alla moglie, sottoposta in modo continuo a offese, minacce e violenze anche davanti alla figlia minorenne; per controllarla, il violento non ha esitato a installare a casa e nell’auto della donna delle microspie. Anche in questo caso, esasperata la vittima si è rivolta ai militari che, al termine delle indagini, hanno denunciato un 33enne per maltrattamenti in famiglia e lesioni personale aggravate. Come per il primo caso, anche in questo è stato disposto l’allontanamento da casa con divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da lei frequentati oltre al divieto di comunicare con lei.
L’ultimo episodio è avvenuto a Casalgrande, dove i carabinieri sono intervenuti su richiesta della madre della vittima e hanno arrestato un 27enne modenese residente a Reggio Emilia. L’uomo non aveva accettato la decisione della ex fidanzata di porre fine alla loro storia, durata un anno e mezzo, e aveva iniziato a perseguitarla fino all’8 marzo scorso, quando è finito in manette in flagranza di reato con l’accusa di atti persecutori. L’uomo, come poi appreso dai carabinieri di Casalgrande, aveva già precedenti simili e per questo era sottoposto alla sorveglianza speciale, disattesa proprio per andare a stalkerizzare la ex.
Servizio Tg di Manuela Catellani
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