REGGIO EMILIA – Virus sinciziale che nei bambini piccoli causa difficoltà respiratorie e bronchioliti, sommato al picco di questa influenza, che può portare febbre molto alta. Risultato? Anche a Reggio il pronto soccorso pediatrico sta registrando numeri d’accesso elevatissimi e i posti letto nel reparto di pediatria del Santa Maria Nuova sono praticamente tutti occupati. Il giorno più difficile è stato quello della Vigilia, con 113 accessi, l’antivigilia erano stati 90. Poi a Natale 105 e il 26 dicembre 111. Nei quattro giorni in cui i pediatri di famiglia non erano disponibili perché era festa le famiglie hanno affollato le sale d’attesa del pronto soccorso pediatrico: in totale 419 gli accessi.
“Si è trattato quasi sempre di visite a bimbi molto piccoli con la febbre alta – spiega il direttore di pediatria del Santa Maria Nuova, il dottor Alessandro De Fanti – la percentuale di ricovero sui bimbi visti è del 6,4%”.
Attualmente sono 23 i posti occupati nel reparto di pediatria dell’Arcispedale, su 24 disponibili, e 5 occupati sui 6 che ha a disposizione il Sant’Anna di Castelnuovo Monti. I casi più gravi sono 7, bimbi di pochi mesi con virus sinciziale e insufficienza respiratoria che in questo momento hanno bisogno di un supporto con “ossigenoterapia ad alti flussi”.
Dal primo gennaio 2023 al 29 dicembre sono stati 1680 gli accessi al pronto soccorso pediatrico e 108 i ricoveri, che solitamente durano 4/5 giorni. “La gran parte degli accessi è un codice verde, non grave – prosegue De Fanti – sono casi che potrebbero essere trattati dai pediatri ma in questi giorni non ci sono. Per questo sarebbe importante attivare come per gli adulti i CAU, i centri di assistenza e urgenza, pediatrici. La Regione Emilia Romagna punta molto a questo ma è una battaglia sul piano sindacale con i pediatri di famiglia, che sono liberi professionisti e non dipendenti Ausl ma solo in convenzione. Questi sono stati giorni di ‘passione’ per i nostri sanitari e ce ne aspettiamo altri a cavallo di Capodanno”.










