REGGIO EMILIA – Compie un mese il centro di accoglienza migranti di via Mazzacurati, la struttura ricavata nei magazzini comunali che ha una capienza di 50 posti e nella quale sono stati ospitati finora uomini maggiorenni. Uno spazio allestito con l’obiettivo di fornire un primo alloggio temporaneo per un periodo di una quindicina di giorni ai richiedenti asilo sbarcati nel nostro Paese e indirizzati dal ministero dell’Interno nelle varie province.
Una struttura i cui posti sono stati occupati tutti fin dai primi giorni: la gestione é stata affidata dalla Prefettura alla Croce Rossa, con il cui presidente abbiamo tracciato un bilancio di questo primo mese di attività. “Il turnover nella struttura è stato quasi completo, dei primi 50 ospiti ne sono rimasti attualmente sono alcuni”, dice Mario Restuccia alla guida del comitato reggiano della Croce Rossa Italiana.
Chi lascia il centro viene destinato alle soluzioni abitative gestiti dalle cooperative sociali e dalla Caritas diocesana. A differenza di quanto sta accadendo nel maxi centro parmense di Martorano, a soli 5 chilometri da Sant’Ilario dove si sono verificati episodi di turbolenza tra i migranti e dove proseguono le proteste dei residenti della zona, a Reggio Emilia non sono state segnalate finora situazioni di tensione: “Posso raccontare un aneddoto – dice Restuccia – Un giorno mi hanno chiamato da una società sportiva dicendo che c’era un gruppo di nostri ospiti che stavano giocando a calcio con loro nei loro campi senza nessun problema, Anzi, si sono interessati per poterli iscrivere”.
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