REGGIO EMILIA – Le buone pratiche ecologiche sulla carta, nella realtà non attecchiscono dall’oggi al domani. Mettiamo da parte per un attimo il trasporto pubblico che soffre di problemi peculiari e il cui utilizzo a Reggio, cresciuto a fatica, ha conosciuto un drastico calo nell’anno del Covid. Mettiamo anche da parte i monopattini, che costituiscono la sfida giovane del futuro. Se, complice il fatto che da anni Reggio sia la città delle piste ciclabili, in tanti si spostano utilizzando la bicicletta, è evidente che la modalità con cui scegliamo di viaggiare sia ancora in larghissima parte l’automobile. Stenta a decollare il mercato delle auto ibride o elettriche. Uno dei temi di riflessione al centro della puntata de Il Graffio nella quale ci siamo occupati di capire concretamente quanto i reggiani siano ecologici nella vita di tutti i giorni dopo la classifica del Sole24Ore che colloca la città al secondo posto in Italia tra quelle più “green”.
“Non si può immaginare che una città si trasformi perché si trasforma il mercato dell’auto – dice Marco Torelli della concessionaria Autostile – Come Fiat, l’elettrico è entrato a luglio 2020 e sicuramente fino a fine 2020 il mercato è rimasto sottotono. Con l’anno nuovo sono state vendute circa 20 auto elettriche”.
Prima di acquistare un’auto elettrica serve anche la sicurezza di poterla ricaricare nelle apposite colonnine. “Attualmente sono una ventina- spiega l’assessore all’ambiente del Comune di Reggio Carlotta Bonvicini – L’idea è ampliare il numero e arrivare ad avere altre 80”.
Ma poi, quanto costa un mezzo elettrico? “Il minimo è 13-15 mila euro. I costi di realizzazione sono alti e la richiesta è bassa, ma basta poco per avere un’inversione”, chiosa Torelli.
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