REGGIO EMILIA – L’udienza di convalida di questi tempi è in remoto. I cinque accusati di aver progettato e messo in atto le due ore di violenze e sevizie inferte, a Correggio, a un 43enne e a una 37enne, domani alle 10.30 si collegheranno dalle rispettive carceri con l’aula del gip di Reggio Emilia e lo faranno attraverso la piattaforma di Microsoft Teams.
Decideranno se parlare o meno col giudice, se dire cosa li abbia spinti a organizzare il piano ai danni di quella coppia di conoscenti e connazionali di origine marocchina, se e in che termini la rissa avvenuta un mese fa a Parma e in cui tutti e sette erano rimasti coinvolti c’entri con la vendetta in piena regola che è maturata nelle campagne ttra Correggio e Novellara o se ci siano dietro traffici di droga.
Sono pesantissime le accuse a loro carico: concorso in lesioni, violenza privata e sessuale, sequestro di persona. Mustapha e Rafik Fadli, fratelli, adesso in carcere a Modena, con Abdeljabar Lahouidag e Mohamed Benabbou avrebbero iniziato le due ore di sevizie in via Frassinara, pestando la coppia e poi tentando, nella vigna, una prima violenza sessuale nei confronti della 37enne. Nella casa di via Canolo la seconda parte dell’incubo, con la donna abusata anche con la presunta complicità di Ghizlane Hassouini.
Questa mattina quasi tutti hanno avuto un primo colloquio in carcere con i loro avvocati. Non ce l’ha fatta Enrico Fontana, legale di Benabbou, per problemi di iter più lunghi causa Covid, mentre il collega Alessandro Cantagalli ha parlato con la Hassouini, la donna della banda: secondo gli inquirenti, avrebbe tenuto bloccata la porta del bagno dell’abitazione di via Canolo mantenendo così ferma la 37enne vittima, lì, di sevizie sessuali. Lei invece, che dalla sezione femminile del carcere di Modena è stata riportata a Reggio Emilia, sostiene di non aver capito cosa stesse succedendo, di aver visto i quattro entrare assieme alla 37enne, di averla vista ferita e di averle chiesto cosa le fosse capitato, e che poi, dopo pochi minuti, i carabinieri abbiano fatto irruzione. Intanto le vittime, pur sotto choc, sono state dimesse dall’ospedale.
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