REGGIO EMILIA – La firma è quella di Mac Barnett, scrittore californiano di libri per bambini. Nell’edizione del 31 gennaio del noto quotidiano americano “The New York Times” Barnett dedica un articolo allo scrittore italiano Gianni Rodari, in occasione dell’uscita negli States della traduzione di uno dei suoi capolavori, “La Grammatica della Fantasia”. Il “manuale per inventare storie” nacque dopo una settimana trascorsa a Reggio Emilia, nel 1972, settimana in cui lo scrittore, invitato dal Comune, incontrò le insegnati delle scuole per l’infanzia, elementari e medie della città. Proprio di quell’incontro racconta Barnett sul “The New York Times”, descrivendo Reggio come la città italiana che era (ed è ancora) bastione dell’educazione sperimentale.
“Quella settimana – racconta lo scrittore americano – ispirò ‘La Grammatica della Fantasia’, che è imbevuta dello spirito del Reggio Emilia Approach, basato sulla centralità del bambino e sul gioco”.
“Ci rende orgogliosi questo modo di raccontare quello che siamo stati e continuiamo ancora ad essere – ha scritto sulla sua pagina Facebook l’assessora alle politiche educative del Comune di Reggio, Marwa Mahmoud – Il bastione è un’opera di difesa, un riparo, in tempi di tempesta e di attacco alle istituzioni democratiche. Reggio Emilia è questo bastione”.
Al rapporto tra Gianni Rodari e la città di Reggio Emilia è dedicata la mostra al Centro Internazionale Loris Malaguzzi dal titolo “Un binomio fantastico”.
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