REGGIO EMILIA – I residenti di via Portella delle Ginestre, nel quartiere Canalina-Belvedere, sono sul piede di guerra. La causa? Il cantiere che da circa 48 ore è sorto e che porterà al posizionamento di un ripetitore per la telefonia mobile 5G di Wind.
Con la Regione che ha dato l’autorizzazione ai lavori e Arpae che ha concesso il permesso, il Comune, sollecitato dai cittadini poiché il terreno è di sua proprietà, si è impegnato ad approfondire la questione nelle prossime ore. Nel frattempo, i residenti – che da circa 5 anni si sono riuniti in un comitato – hanno avanzato una richiesta: spostare la base di cemento già presente e, di conseguenza, tutto il cantiere, più lontano dagli alti palazzi che ospitano centinaia di famiglie.
Le richieste dei cittadini sono state abbracciate dall’opposizione, a partire dalle parole della consigliera M5S Paola Soragni: “Come sempre, il Comune non ha interpellato i cittadini direttamente interessati prima di erigere un impianto sopra le loro teste. Come Movimento 5 Stelle abbiamo presentato stamane un accesso agli atti per capire quali richieste e autorizzazioni siano state date e ogni documentazione utile per capire sia cosa stanno costruendo, sia se ci sono possibilità di evitare un altro scempio senza il consenso dei cittadini direttamente interessati”.

La protesta dei cittadini, sabato pomeriggio, davanti al cantiere
Anche Rec è intervenuta sull’argomento: “Il terreno, di proprietà comunale, è stato concesso al gestore per antenna telefonica. A pochi passi da balconi e cortili dei cittadini. La cosa più imbarazzante? Da 15 anni i residenti del quartiere declinano ogni offerta dei gestori per installare antenne sopra i tetti. Insomma, i cittadini dicono da anni no a offerte private che coprirebbero, ad esempio, spese condominiali. Mettendo davanti l’interesse collettivo. È un quartiere che ha una storia di lotta e contrasto alla proliferazione di antenne, una sensibilità espressa negli anni con raccolte firme, assemblee pubbliche, segnalazioni in Municipio. Ma niente, al Comune non importa nemmeno un confronto e autorizza su un suo lembo di terra una nuova concessione”.