REGGIO EMILIA – L’attività del cantiere è stata sospesa dal Comune in attesa di un confronto, ma la protesta dei residenti comunque non si ferma. Sono convinti che si possano ancora fermare i lavori per l’antenna di telefonia mobile che sta sorgendo in via Portella delle Ginestre, nel quartiere della Canalina. La battaglia fa ora affidamento su una mozione popolare il cui testo, in appena due giorni, ha raccolto 600 firme.
Dopo diverse proteste e una manifestazione in piazza, una delegazione di contrari all’impianto di telefonia mobile, è stata ricevuta in Comune per discutere con gli assessori competenti (Carlotta Bonvicini e Lanfranco De Franco) e trovare soluzioni alternative. Ne è seguito un incontro che ha portato all’individuazione di siti alternativi. La mozione popolare chiede che l’antenna venga posizionata più distante dalle abitazioni e dai luoghi sensibili.
In un comunicato i promotori della petizione sottolineano come nella zona si trovino “diverse realtà educative e sociali: strutture per minori Ceis, scuola elementare Calvino, nido d’infanzia Cervi, nido Picasso, scuola infanzia Belvedere, scuola primavera e infanzia Miro, scuola infanzia Balducci, Istituto Galvani Iodi, scuola infanzia Don Guglielmi. Parliamo di strutture definite come ‘ricettori sensibili’ dal ‘Regolamento comunale per l’installazione e l’esercizio degli impianti di telecomunicazione per la telefonia’”.
La mozione è destinata alla discussione in sede di Consiglio Comunale.
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