REGGIO EMILIA – Sono le 22.30 di mercoledì sera: una donna esce da un ristorante in via Ghandi, quartiere Canalina. Si mette al volante della propria auto parcheggiata nella vicinanze dopo avere salutato alcuni amici, che si incamminano in un’altra direzione. Non fa in tempo ad azionare il motore che un uomo le si avvicina, le apre la portiera e la blocca mentre un altro individuo apre l’altra portiera e afferra la borsetta appoggiata sul sedile.
Un’azione fulminea: nel giro di pochi secondi i due malviventi salgono a bordo di un’auto fermata dietro con la quale erano arrivati a fari spenti e si allontanano in tutta fretta. Un bottino da alcune decine di euro in contanti, oltre a carte di credito e documenti contenuti nel portafoglio che era dentro la borsetta, più vari effetti personali.
E’ il terzo caso con modalità analoghe che si verifica nella stessa zona negli ultimi due mesi. A inizio maggio, in un parcheggio a pochi metri di distanza da quello in cui è avvenuto l’episodio dell’altra sera, a essere presa di mira era stata un’altra donna che, poco dopo le 21, terminato un incontro di lavoro, appena salita in auto era stata affrontata da due individui a volto scoperto: uno aveva bloccato la portiera impedendo alla malcapitata di chiuderla, afferrandola violentemente per un braccio per farla stare ferma, mentre l’altro dal lato passeggero aveva aperto l’altra portiera e si era impadronito della borsetta. Pochi giorni dopo altro episodio e stessa zona, via Assalini, con modalità simili: vittima anche in questo caso una donna, una professionista reggiana.
L’ipotesi, visto il modus operandi, è che ad agire possa essere una stessa banda. Le forze dell’ordine sono al lavoro, cercando di mettere insieme elementi e pezzi di puzzle anche con l’aiuto delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in quell’area della zona sud della città.
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