REGGIO EMILIA – Come annunciato nei giorni scorsi dalla Prefettura, il sindaco di Reggio Marco Massari ha firmato l’ordinanza che prevede limitazioni e divieti per la notte di San Silvestro e il Capodanno.
Le misure
- il divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche con una gradazione superiore al 5% in tutti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, commerciali, artigianali, circoli, ubicati in piazza Martiri del 7 Luglio e in piazza della Vittoria, dalle ore 21 del giorno 31 dicembre 2024 fino alle ore 6 del primo gennaio 2025;
- il divieto di vendita e di somministrazione di alimenti e bevande in contenitori di vetro e/o di alluminio all’interno di tutto il centro storico (delimitato dai viali di circonvallazione) e comprese le distese, dalle ore 18 del giorno 31 dicembre 2024 fino alle ore 6 del primo gennaio 2025;
- il divieto di detenzione e consumo di alimenti e bevande in qualsiasi contenitore di vetro e/o alluminio all’interno dell’area della manifestazione in piazza Martiri del 7 Luglio, piazza della Vittoria e via Crispi dalle ore 20 del giorno 31 dicembre 2024 fino alle ore 6 del primo gennaio 2025.
La stessa ordinanza dispone inoltre:
- il divieto di collocazione/detenzione di postazioni di commercio ambulante in piazza Martiri del 7 Luglio e nelle vie che afferiscono ad essa per tutta la giornata del 31 dicembre e fino alle ore 6 del primo gennaio 2025; e in piazza della Vittoria dalle ore 15 del 31 dicembre e fino alle ore 6 del primo gennaio;
- la rimozione di tutte le distese in piazza Martiri del 7 Luglio e piazza della Vittoria a partire dalle ore 20 del 31 dicembre 2024 e fino alla fine della manifestazione.
- il divieto di utilizzo di petardi, fuochi d’artificio e altro materiale pirotecnico nel centro storico, all’interno dell’esagono delimitato dai viali della circonvallazione, dalle ore 1 del 31 dicembre 2024 alle ore 24 del primo gennaio 2025.
Reggio Emilia san silvestro alcol fuochi d'artificio Capodanno petardi divietiBotti vietati a Capodanno e più polizia in centro dopo l’attentato a Magdeburgo
