REGGIO EMILIA – Si sono aperte le porte del carcere per il 26enne che era stato denunciato nei giorni scorsi con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una giovane al parco Nilde Iotti, in città. A suo carico c’è un secondo episodio.
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Era stato denunciato per aver stretto forte a sé e baciato una ragazza. Quando si è scoperto che aveva compiuto una seconda aggressione a sfondo sessuale, pochi giorni dopo sempre al parco Nilde Iotti a Reggio, per lui è scattato l’arresto. Il provvedimento cautelare nei confronti del giovane, albanese di 26 anni residente in città, è arrivato al termine delle indagini condotte da polizia e carabinieri.
Il primo episodio si è verificato la sera del 29 maggio. La ragazza, di 24 anni, stava passeggiando nel parco quando uno sconosciuto si è avvicinato e le ha chiesto di mostrargli il suo profilo Instagram. Mentre lei si allontanava, lui l’ha afferrata alle spalle, ha cominciato a stringerla baciandole le spalle e ha tentato di baciarla in volto. La 24enne si è divincolata e si è rivolto ai carabinieri che hanno rintracciato il 26enne, dopo che la vittima era stata in grado di riconoscerlo attraverso una seduta fotografica.
La seconda violenza è avvenuta la sera del 2 giugno, quando una giovane donna ha dato l’allarme alla polizia. Agli agenti ha raccontato che al parco Diamante è stata avvicinata da un giovane che le ha chiesto indicazioni stradali e che poi l’ha seguita fino al parco Nilde Iotti, dove l’ha spinta a terra, cercando con una mano di impedirle di urlare e cercando un contatto fisico. Pur spaventata, la ragazza è riuscita a scappare, non prima di aver morso la mano dell’uomo. I sospetti si sono concentrati sul 26enne, raggiunto nella sua abitazione, sulla mano i segni lasciati dal morso.
Raccolti tutti gli elementi, il sostituto procuratore Valentina Salvi ha chiesto al Gip e ottenuto la misura cautelare in carcere con l’accusa di violenza sessuale. Secondo gli inquirenti, i due episodi sono slegati da quelli avvenuti nelle scorse settimane al parco delle Caprette, per i quali le indagini sono ancora in corso.
Il sindaco di Reggio Luca Vecchi ha ringraziato pubblicamente gli inquirenti che sono arrivati ad arrestare il sospettato. “Reggio Emilia sta reagendo, in queste settimane, alle denunce che sono state sporte da alcune ragazze – ha detto -, e c’è il massimo sforzo comune, la massima collaborazione interistituzionale per far fronte ad episodi di cronaca che vanno stroncati, con fermezza e intransigenza”.
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