REGGIO EMILIA – Una volta chiesi a Orio Cocconi: ‘Lei si sente il Claudio Villa di Reggio?’ Mi rispose: ‘Io amo Reggio ma Claudio Villa in questa storia che c’entra?’ Sapeva di avere una grandissima voce, tanto che la Rai gli chiese di scendere a Roma per registrare alcuni concerti. Il problema non sarebbe stato un viaggio nella capitale ma Cocconi sapeva che quelle incisioni lo avrebbero inevitabilmente portato lontano da Reggio e dalla sua famiglia.
Era nato a Campegine nel 1936. Suo padre divenne partigiano e per Orio cantare per la sua gente è sempre stato imprescindibile anche a costo di non percorrere le strade luccicanti di una carriera che avrebbe potuto avere. Il ricordo del conduttore della trasmissione di Telereggio ‘Vado a liscio’ Fulvio Bertolini: “Ci lascia una grande voce che per alterne vicende non è riuscita ad imporsi come avrebbe dovuto nel panorama d’eccellenza della musica italiana. Ciao Orio”.
“Un amore così grande“, “Granada“, “Giamaica” tra i brani che decine di volte ha proposto in feste dell’Unità, sagre di paese, serate organizzate con la sua voce protagonista. “E’ stato parte della storia della musica. Una voce che non si può dimentica, una voce che ha cantato tutte le più belle melodie italiane: ci ha lasciato questa eredità. Lui sicuramente da lassù ci vedrà e noi da quaggiù riusciremo ancora ad ascolare le sue belle canzoni e la sua bella voce” dice Ivana Patritti, cantante e conduttrice di ‘Saluti e baci’.
In gioventù vinse un concorso: lui miglior voce maschile, Milva miglior voce femminile. Fondò orchestre, con altre collaborò. Molte volte è stato ospite nei nostri studi.
A funerali avvenuti, ha dato notizia della morte di Orio Cocconi la sua famiglia. Lo piangono la moglie Paola, con la quale era sposato da 57 anni, i figli Monica e Florio e tantissimi ammiratori che hanno trovato nella sua voce la colonna sonora di momenti lieti e felici.
Reggio Emilia, addio ad Orio Cocconi. VIDEO
14 agosto 2021Il tenore si è spento ad 85 anni. Rinunciò ai concerti in Rai per rimanere in città. Figlio di un partigiano, fondò orchestre e cantò per decenni. Tra le sue incisioni più riuscite ‘Giamaica’ e ‘Granada’. Il ricordo di Fulvio Bertolini e Ivana Patritti