REGGIO EMILIA – Ha aperto un nuovo campeggio, ma se cercate sui social non troverete nessuna recensione. Da giorni, proprio sotto al ponte ciclopedonale del Gattaglio in via di completamento dopo la posa della campata principale, proprio in riva al torrente Crostolo è stata piantata una tenda utilizzata da alcune persone per trascorrere la notte e come riparo per le proprie attività.
La segnalazione ci è arrivata da diversi telespettatori che si sono detti stupiti del fatto che nessuno sia ancora intervenuto per sgomberare l’area. Una situazione di degrado, con topi e nutrie che si muovono tra i rifiuti abbandonati in mezzo all’accampamento, ma anche di potenziale pericolo. Il Crostolo non è tra i corsi d’acqua più a rischio esondazione dell’Emilia Romagna, ma i reggiani con qualche anno in più ricordano l’improvvisa tracimazione nella notte tra l’8 e il 9 giugno del 1973 quando l’acqua del torrente sommerse l’area di via Monte Cisa a sud della città. Il bilancio di allora fu pesantissimo con due persone che persero la vita e diverse decine di residenti costretti ad abbandonare le case finite sott’acqua.
Una tragedia che si vorrebbe non dover rivivere, anche per questo in vista dell’autunno, i residenti tra il Gattaglio e Regina Pacis, che hanno già segnalato la presenza della tenda alle autorità competenti, auspicano un intervento risolutivo per risolvere questa situazione di degrado.
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