REGGIO EMILIA – La città si è mobilitata per dire “no” a ogni rigurgito fascista. A chi, in nome della sicurezza e della difesa della propria identità propugna di cacciare gli altri, di escluderli, di ghettizzarli. Tantissimi cittadini, oltre 6mila, hanno partecipato al corteo che è sfilato per le vie del centro fino ad arrivare in piazza Martiri del 7 luglio.
I colori della diversità e della libertà contro il nero dell’odio e della paura. Reggio Emilia ha ribadito il suo profondo essere antifascista, accogliente e liberale, con la manifestazione di ieri pomeriggio per le vie del centro cui hanno preso parte oltre 6mila persone. 155 associazioni, tutti e 42 i comuni rappresentati dai sindaci con la fascia tricolore, le associazioni partigiane, i sindacati e tanti cittadini per ribadire che idee e pratiche di odio e di morte non torneranno.
Nei testi letti dal palco di Michela Murgia, Umberto Eco e Primo Levi, la risposta al perché i promotori hanno voluto organizzare questa risposta al presidio dei patrioti per “riprendersi Reggio”.
Un messaggio di pace e solidarietà, rivolto a tutta la comunità reggiana e al mondo interno, contro l’odio e le divisioni, condiviso dai tanti cittadini che hanno preso parte alla manifestazione.
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