REGGIO EMILIA – Altre cinque interdittive antimafia emesse dalla prefettura reggiana: i provvedimenti riguardano società operanti nel settore edile e del movimento terra con sedi nella nostra provincia.
Una di queste misure ha un carattere particolare in quanto nasce dal protocollo di legalità “per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dell’edilizia privata e dell’urbanistica” sottoscritto dai Comuni della provincia con la prefettura il 20 dicembre 2021. In sostanza, in provincia le verifiche antimafia sono state estese due anni fa anche a ditte che operano in cantieri privati.
Le cinque interdittive si aggiungono alle 8 firmate a inizio luglio: un segnale forte, dunque, da parte di Maria Rita Cocciufa in questi suoi primi mesi di lavoro nel nostro territorio, dopo l’insediamento avvenuto lo scorso 23 maggio. Un impegno sul fronte della lotta alla criminalità organizzata che dà continuità a quanto fatto dal precedente prefetto, Iolanda Rolli.
Corso Garibaldi nel 2022 aveva emesso 106 interdittive o dinieghi di iscrizioni alla “White list”: un primato a livello nazionale. Le White List – lo ricordiamo – sono elenchi istituiti presso ogni prefettura che hanno lo scopo di rendere più efficaci i controlli antimafia rispetto alle attività imprenditoriali considerate più a rischio di infiltrazioni mafiose. Per questo l’iscrizione all’elenco è obbligatoria per alcune specifiche categorie di imprese, qualora debbano stipulare contratti diretti o indiretti, come ad esempio contratti in subappalto, con la pubblica amministrazione.
Leggi anche
Reggio Emilia interdittive antimafia prefetto cocciufaAntimafia, il nuovo prefetto di Reggio Emilia firma otto interdittive













