REGGIO EMILIA – Una prima nevicata si registrò il 5 gennaio 1985: 8 centimetri. Ma fu nei giorni successivi, e in particolare il 10 e l’11 di gennaio, che la quantità di neve che si depositò a terra raggiunse e superò la quota di un metro.
Non stiamo parlando dell’Appennino, ma della pianura e della città. Gennaio 1985: le immagini del nostro archivio documentano quella che venne ribattezzata come la nevicata del secolo. Precipitazioni copiose che interessarono e mandarono in tilt non solo il nostro territorio, ma tutto il nord Italia tra il 10 e il 17 gennaio.
Le strade della città si trasformarono in vere e proprie piste da sci di fondo come testimoniano queste riprese realizzate nel cuore di Reggio.
La circolazione stradale finì inevitabilmente nel caos, si verificarono anche dei blackout elettrici e le scuole vennero chiuse per diversi giorni, così come molti stabilimenti produttivi. A colpire sono anche i valori della colonnina di mercurio di quei giorni: l’11 gennaio, quando i fiocchi bianchi si attenuarono la temperatura registrata in città fu di -20° C con record toccato a Campegine -29. Fu il frutto di una perturbazione di origine artica.
A Rolo era arrivato il Circo del Portogallo: il grande freddo provocò la morte di un elefante che era nelle disponibilità della compagnia per gli spettacoli. Uno scenario da “c’era una volta”, che appare quanto mai lontano, per non dire incredibile, in questo gennaio 2023 caratterizzato da temperature così alte e dall’assenze di neve. Attenzione, però: dalla prossima settimana il quadro potrebbe mutare perchè sono attese precipitazioni sia pure di lievi entità non solo in Appennino, ma anche a bassa quota in pianura.
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