REGGIO EMILIA – Adesivi, bandiere e drappi colorati a indicare gli spazi e i giochi destinati in quel momento all’utilizzo da parte di una sola sezione di bambini. Sezione che potrà contare fino a 26 alunni, seguiti da due insegnanti. Ma il gruppo dovrà restare stabile, evitando di mescolarsi ad altri.
E’ questa una delle principali regole che segna la ripartenza – da lunedì 7 settembre – dei nidi e delle scuole d’infanzia in città, dove sono una cinquantina le strutture che accolgono complessivamente più di 3400 iscritti. Lo svolgimento di attività rigorosamente circoscritte alle stesse persone consente, nel caso emerga la positività di qualcuno al Covid-19, di limitare i provvedimenti a un numero ristretto di interessati. Allo stesso tempo, impedisce lo svolgimento del servizio di tempo prolungato.
Occorrerebbe un’iniezione di personale, che al momento manca, per seguire i bimbi mantenendoli separati per sezione mentre era prassi, in epoca pre Covid, la formazione di un unico gruppo della scuola dalle 16 fino alle 18.30.
Alle famiglie è chiesto di misurare la febbre a casa ogni mattina. Gli orari di ingresso saranno scaglionati, suddivisi in tre fasce a partire dalle 7.30 e fino alle 9. Separati, dove possibile, sono anche i percorsi d’accesso. I genitori, soltanto singolarmente si potrà fare da accompagnatori, in alcuni casi troveranno gli armadietti all’esterno. Gli spazi all’aperto verranno infatti sfruttati al massimo.
Ha superato i 170mila euro l’investimento dell’istituzione scuole e nidi e del Comune per le attrezzature e le opere di sistemazione destinate alle aree cortilive. Per quanto riguarda i numeri delle iscrizioni, sono in linea con quelli del 2019, aumentati addirittura di 16 unità per gli asili nido.
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